Dicono che la paura sia un meccanismo di autodifesa presente nell'uomo per far sì che egli si blocchi dal buttarsi giù da un burrone solo perché gli va.
Chi ha inventato la paura, però, non ha messo in conto il fatto che io dal burrone non mi ci butterei comunque, perché non sarebbe la paura a frenarmi, bensì la certezza che farei una gran brutta fine. Non mi va di buttarmi giù da un burrone, perché dovrei farlo?
Ciò che invece mi va di fare, d'altronde, è sempre condizionato dalla paura. La paura è, quindi, un meccanismo di autoattacco, di passività autoindotta e di apatia. È un po' come essere sotto l'effetto del Prozac: ti sembra di essere sereno, magari addirittura felice, ma non ti rendi conto che in realtà sei solo anestetizzato, in un coma ad occhi aperti, e che quando c'è da ridere lo fai per abitudine e non sei sicuro di sapere il perché, e quando c'è da piangere... semplicemente non lo fai.
La paura è un blocco irrazionale, che va contro la propria volontà, contro il proprio benessere, i propri interessi e anche contro il famigerato istinto di sopravvivenza. Perché muoio mille volte di più quando osservo il burrone da dentro una cupola di vetro senza ossigeno, che quando decido di buttarmici. Perché ciò che può sembrare un letale salto da un burrone potrebbe essere in realtà un piacevole tuffo in un lago, magari quello dei nostri sogni.
La paura è anche il terreno fertile dell'ignoranza, della superstizione, della discriminazione, dell'odio e dell'assoluta piattezza. Se l'avere paura potesse essere concentrato, compresso e antropomorfizzato, sarebbe un individuo cieco, in grado di cogliere, con i suoi occhi totalmente neri, soltanto delle ombre; un individuo che ha sviluppato due AK-47 al posto delle braccia, e che va in giro mitragliando a caso qualunque cosa o essere incontri; un individuo che ha il cuore non pulsante e fatto di un materiale calcareo che tende a sgretolarsi.
Ora voglio guardare "Desperate Housewives" e non pensare più a niente. Prendere il cervello e metterlo in stand-by per 45 minuti. Ne ho bisogno. E se si azzardano di nuovo a non fare nemmeno una minima menzione di Katherine & Robin, mi incazzo a bestia.
Buonanotte a tutti voi...
Take my hand, I know we'll make it,
I'll let nothing slow us down,
I know you want to curse
this place, but there's only
one thing that's stopping us now...
Fear fear fear
of a new thing,
Fear fear fear
of the brass ring...
You ain't one for taking chances,
you work and live and breathe that 9 to 5...
Still that's what you call living,
that's surviving to me...
and surviving is living to die in
fear!