giovedì 24 dicembre 2009

Life inside a snow globe

Inverno






Questi giorni di festa sono strani. Che poi, "festa"... Forse sarebbe più opportuno dire "vacanza". Ad ogni modo, questo è un periodo in cui tutto sembra allo stesso tempo incredibilmente pieno e terribilmente vuoto. Forse è semplicemente un periodo pieno di vuoto. Sì, dev'essere così. Un po' come in una bellissima palla di vetro, che basta scecherarla un po' e quel piccolo mondo inanimato che c'è dentro sembra prendere vita, con quei bianchissimi fiocchi di neve che cadono vorticosi al suo interno. Che poi potrei dire lo stesso dell'estate. Ma all'occasione anche dell'autunno e della primavera. Solo che non ci sono le palle di vetro estive, primaverili o autunnali. Vabbè, boh. Se non altro ho un po' di tempo per riposare, evitarmi il freddo e non ripetere le stesse cose fino alla nausea.




Ho anche intenzione di leggere qualche libro, in questi giorni. Ne ho comprati due proprio recentemente e mi sono arrivati a casa oggi, giusto in tempo per non perdersi nei meandri temporali dei disservizi natalizi. E poi c'è anche la biografia dei Bon Jovi, che ha aspettato pazientemente un mesetto e che ora scalpita dalla voglia di essere letta.




Spero anche di riuscire a vedere qualche film; ne ho scaricati diversi ultimamente, tutti sulla stessa tematica, quindi può darsi che dopo un paio ne abbia già le palle piene. O forse mi appassioneranno a tal punto da farmi diventare un'esperta della categoria.




Ma ciò che desidero più di ogni altra cosa fare in questi giorni di stop è riordinare la mente. Avvenimenti recenti e vecchie, vecchissime questioni in sospeso stanno lì e mi guardano con i loro grandi occhioni un po' compassionevoli e un po' minacciosi, non si sa bene. La loro ambiguità mi fa un po' paura.




Quindi, sì, queste vacanze sono molto importanti per me; voglio a tutti i costi sfruttarle al meglio.


E poi, anzi, nel mentre, inizierà il nuovo anno. Il 2010. Suona promettente, rivoluzionario. Ogni sua cifra urla "cambiamento". Bè, spero che qualcuno le stia a sentire.




Nel frattempo, chiudo questo post augurando a tutti i miei abituali visitatori, dichiarati e nascosti, amici e fans anonimi, ed anche a tutti i naufraghi capitati di qui per caso e scappati via quanto prima (non li biasimo), buone laiche feste ed un meraviglioso anno nuovo!






There's hope, I know,


out on that lonely road,


'cause home is where you are and where I am...


Breathe in, breathe out,


there's only now,


and all I've got I'm holding in my hands...


We're breaking out of Brokenpromiseland...

sabato 19 dicembre 2009

Silent Tears

The Lost






Oggi ha nevicato tutto il giorno. Una neve preannunciata, che ieri ha dato il suo primo piccolo assaggio.




Mi affascina, la neve. È rara da queste parti, e quando decide di passare di qui le persone per strada sembrano non sapersi giostrare tra le loro sensazioni: piacevole meraviglia ed incazzatura dovuta ai disagi. Io, dal canto mio, non ho grossi problemi a schierarmi. Trovo la neve molto suggestiva, e credo che alla fine sia la pioggia a creare i maggiori problemi. Oggi mi hanno anche mandata a casa da lavoro e domani mattina non andrò nemmeno. Cosa potrei chiedere di più dal tempo invernale?


Sì, è vero, si crepa dal freddo. Ma ciò si verificherebbe a prescindere dalla neve. Oggi, infatti, se non fosse stato per l'aria gelata, sarei rimasta volentieri fuori casa ad ammirarla, a sentirmela posare addosso.




Della neve mi piace anche il fatto che scombussola totalmente l'ordine delle cose. È bianca, morbida, cade lenta e senza far rumore... La sua fragile innocenza manda in tilt tutto il paese.


Tutto sembra andare in secondo piano: le attività chiudono, le persone ritardano, i servizi pubblici si interrompono; e in tutto questo nessuno fa domande, c'è come uno strano spirito di "fratellanza" nell'aria che avvicina un po' di più tutti in questi momenti.




Da domani sarò ufficialmente in vacanza, e quindi potrò godermi lo spettacolo attraverso il vetro, come in un sublime osservare il mondo avendo la sensazione di sentirsi più "al sicuro", anche quando sappiamo che al sicuro non lo siamo proprio per niente.






If that's the only place where you can leave your doubts,


I'll hold you up and be your way out...


And if we burn away, I'll pray the skies above


for snow to fall on the Sahara...

mercoledì 16 dicembre 2009

Running from where I'm running to...

Darkness






Notte amara, questa notte... Il buio sembra essere più denso del solito, il freddo più rigido, ed il silenzio, nonostante la musica che rimbomba, è assordante. È il silenzio di questa notte, il silenzio del presente. Ma, in lui, riecheggiano voci dal passato e dal futuro, come per assicurarsi di farmi sapere che quello che sento non è pace, ma assenza.




Stasera è così... Non sono nemmeno sicura di aver voglia di scrivere. Forse dovrei solo rispettare la decisione di questa notte e starmene in silenzio pure io. O forse dovrei urlare fino a scacciarla via, questa notte. Ma è probabile che finisca molto prima la mia voce, che la notte.




Certe cose non si possono controllare... Posso urlare fino alla fine dei miei giorni, ma la notte non finirà mai. Anzi, beffarda, finirà quando vorrà lei, per poi ricominciare quando meno me l'aspetto. È la vita.




Buonanotte, blog. Anche se sembra tutt'altro che buona.






The quiet scares me 'cause it screams the truth.

lunedì 14 dicembre 2009

Guerra & Pace

Key






L'atmosfera è palpabile. Tutto a un tratto il mio corpo si è svegliato, per la prima volta, e ora sento la presenza di alcuni suoi componenti di cui neanche conoscevo l'esistenza. Come se un omino invisibile avesse deciso all'improvviso di attaccare tutti quei cavi che fino a prima dondolavano abbandonati alla sola forza di gravità. Quei cavi che uniscono tutto quanto insieme: cuore, mente, anima e corpo.
Ora è tutto più normale, più logico, più percepito.




È strano scrivere, adesso. Questo libro aperto ha trovato la forza e il coraggio di riscriversi in una lingua che non fosse solamente sua. Sì, perché è proprio così che sono io. Un libro che mostra sempre le sue pagine, ma che spesso ha paura di farlo, e che, siccome non è in grado di chiudersi, si limita a rendersi incomprensibile, quantomeno ambiguo.




Bello schifo, lo so. Però questa volta ce l'ho fatta. Ho combattuto a lungo questa battaglia con me stessa e alla fine ho vinto. Spero di vincere anche tutte le altre, spero di vincere la guerra. Vivere dentro di me non è facile, è proprio un casino! Un eterno conflitto tra me e la proiezione che ho di me. Questo credo sia chiaro a tutti.




Ma ci sono cose, attimi e persone che sono in grado di cambiarti la vita. A volte la cosa è plateale, spesso è molto più subdola, e neanche te ne rendi conto. Poi, all'improvviso, provi a guardarti indietro e ti accorgi che, grazie a loro, nonostante le apparenze, non sei stato immobile, hai camminato e camminato. Ed è quello il momento in cui scatta quella consapevolezza, quella spinta di cui sentivi enormemente il bisogno.




Io non so se sia già arrivata a quel punto, ma mi piace credere di esserci vicina. Prima o poi arriva il momento in cui nella tua debolezza, proprio in quella più grande, trovi la forza. Credo sia necessario un obiettivo, o meglio, un motivo. E credo anche di averlo trovato.




A volte ti immagini il peggio, raramente il meglio, ma i momenti peggiori sono quando non ti immagini nulla e riesci a vedere solo un enorme punto interrogativo.




E poi ci sono le volte in cui qualcuno ti dice "SCIALLA!", e allora, semplicemente, non ci pensi.






Worry does not empty tomorrow of its sorrows, it empties today of its strength.

mercoledì 9 dicembre 2009

Hide & Seek

Mimetismo Criptico






C'è qualcosa che proprio non riesco ad afferrare. A capire. A gestire. Tutto questo ha un sapore strano. Mi mancano dei pezzi, e questo puzzle non desidera altro che essere completato, e magari anche incorniciato e appeso. Ma tempo e distanza si sono amalgamati diventando una cosa sola.




La paura sgomita e si fa spazio. Qualcosa rimane indietro, affannato. Criptico. È tutto così dannatamente criptico. Messaggi. Segnali. Parole. Immagini. Colori.




Mente aperta, cuore infranto, corpo ferito, urla e sussurri che riecheggiano negli spazi vuoti e nelle cavità dell'anima... tatto irrequieto, assetato.




Il vento urla la sua forza silenziosa. Il freddo picchia con le sue carezze. E il cielo piange la sua liberazione.


La natura parla di noi, e mi piace ascoltarla, perché dice sempre quel che pensa, senza filtri, senza paure, senza aver mai bisogno di chiudersi nella rugginosa gabbia delle parole.






Waste away...


I'm crawling blind,


followed by what I left inside...


For you, just you,


I'm caught in place,


but I ignore what I can't erase...

lunedì 7 dicembre 2009

Sara

Ti voglio bene.

sabato 5 dicembre 2009

Say it's not for real, I must be dreaming...

Torn






Sarà che sono due facce della stessa medaglia, sarà che nascono entrambi dallo stesso battito, sarà che, alla fine, io non sono poi così padrona di me stessa come penso di essere... ma proprio non me lo so spiegare.




Forse stai solo cercando di strapparmelo fuori dai denti; se non ti conoscessi almeno un po', giurerei che me lo stai facendo apposta.




O forse è tutto solo un gioco di poco valore nei tuoi occhi, un match in cui le squadre non sono state mai annunciate o viste scendere in campo.




Qualsiasi cosa faccia è sbagliata, fraintesa o sottovalutata, ed io non so più chi sono e tanto meno perché.






Non è un tesoro negli abissi, è invece tutto il mare...

mercoledì 2 dicembre 2009

Moonlight & Valentina

Luna






La Luna stanotte mi guarda beffarda. Splende, bellissima, come solo lei sa fare. Piena, completa, unica, come solo lei sa essere. È così stupenda stanotte, che tutte le nuvole e persino le stelle hanno deciso di sparire, per lasciarle fare il suo spettacolo. Uno spettacolo che non ha bisogno di coreografie, sceneggiature, attori, luci o effetti speciali. Uno spettacolo in cui tutti questi elementi sono già presenti nella sua essenza di Luna, di luce guida, romantica, onnipresente, rassicurante e a tratti irritante per tutti i cuori irrequieti, e di riflettore egocentrico ed affascinante per tutti gli altri...




Io, immagino abbiate già capito da che parte sto e qual è la faccia che la Luna ha deciso di mostrarmi stanotte e nascondermi le altre.




La mia macchina digitale poco più evoluta di un'usa-e-getta non ha reso giustizia nel modo più assoluto alla mia Luna di stanotte. Anzi, direi che l'ha sfregiata, cancellandone i lividi, quei segni che, qualsiasi sia la faccia che ognuno di noi riesce a vedere, sono sempre lì a ricordarci che la Luna è poesia, la Luna è dolore, la Luna è amore.




È tardi, molto tardi, e dovrei già essere a letto da un pezzo. Ma, mentre scrivevo questo post, alcuni amici si sono fatti sentire ed io ho cercato di fare del mio meglio per essere l'amica che sono.




Nel frattempo la Luna si è spostata, non è più proprio sopra la mia finestra, ad illuminare il davanzale di un bagliore così forte e così tenue al tempo stesso. Ora il buio ha preso il sopravvento, ma so che qualche altro davanzale e, chissà, forse anche qualche altra anima sveglia alla finestra stanno godendo del suo dono tanto prezioso quanto raro.




Io, comunque, so che è sempre lì. Si muove, si nasconde, cambia forma e colore, ma è sempre lì: rassicurante certezza per noi, cuori irrequieti che di notte ci accendiamo e cerchiamo l'infinito...






Well, you're up so high,


how can you save me


when the dark comes here


tonight to take me up


to my front walk


and into bed where it kisses my face


and eats my head...

domenica 29 novembre 2009

!!! (???)

Confusion/>






Confusione! Pensieri! Pioggia! Grandine! Uscite! Locali inefficienti! Locali cari! Familiari che ci escono di testa! Acceleratori troppo sensibili! Frizioni! Sigarette! Musica! Un nome! Affetto che non è mai abbastanza! Parole! Soldi! Vestiti! Libri! Natale! Pizza ai 4 formaggi! Questa città è un mortorio! Me ne voglio andare! Gel! Profumo! Cellulare! Dolci! Lavoro! Che palle, domani è lunedì! Tempo, tempo e ancora tempooo che non basta mai!




Okay, giusto un frammento di ciò che si intravede dallo spiraglio nel muro dei miei pensieri.






They're trying to come back, all my senses push,


untie the weight bags, I never thought I could...


Steady feet, don't fail me now,


gonna run till you can't walk,


something pulls my focus out


and I'm standing down...

martedì 24 novembre 2009

Could you tell if a ghost was rubbing your face?

Ignore This Sign






Non hai capito e non capirai mai. Ma forse è meglio così. Pensa ciò che vuoi, credi a ciò che vuoi, ignora e inventa ciò che vuoi, come su una lavagna appesa al nulla. Davvero, a questo punto, non importa più. Solo, non pensare che sia facile. Non farlo mai. Mai.






If you don't know me by now, you will never ever ever know me...

mercoledì 18 novembre 2009

Breaking Egg Shells

Breaking Eggshells






Bene... rieccomi qua. Non c'è molto da dire, o forse ci sarebbe troppo; non lo so. Fatto sta che ci sto provando, per l'ennesima volta, 'sta volta, però, con un filo appena percettibile in più di convinzione.




Quante cose non dette, quante cose non fatte, quante cose da rifare in un altro modo. Rimpianti, rimorsi... forse non quelli giusti, quelli che dovrei sentire più di ogni altra cosa. Eppure sono lì, e bussano insistenti, senza pietà o la minima intenzione di arrendersi. Ma io sto cambiando le serrature, ed ho anche insonorizzato il legno inumidito ed un po' marcio della porta. Forse un poco aiuterà ad anestetizzare il tutto.




Forse ciò che potrebbe aiutare ancora di più sarebbe la presenza di altri rumori, altro casino, altre parole, altra musica... per coprire quegli altri irriducibili.




E sì che qua sembra tutto in perenne, frenetico movimento... Capita anche a voi di percepire in modo quasi abnorme lo scorrere del tempo? Di essere quasi sul punto di sentire il ticchettio di ogni singolo orologio, biologico e non, del creato?




Il movimento, che bella cosa... Tutto si muove, anche ciò che sembra fermo: le nuvole, le molecole, uno sguardo, la terra, la vita... persino io! E poi... il movimento è musica, e la musica è movimento. Vita.




Mah, su questa nota pseudo-positiva e sulle magiche parole di questa stupenda, nuova song dei Bon Jovi, mi ritiro e me ne vado a cena che c'ho una fame che non avete idea... See ya soon, peeps!






Can I be happy now?


Can I break free somehow?


I just want to live again,


love again,


pick my pride up off of the ground...


I'm ready to pick a fight,


crawl out of the dark to shine a light;


I ain't throwing stones,


got sins of my own;


ain't everybody just trying to find a way home?

mercoledì 11 novembre 2009

Waiting for something more...

Time Flies






Non che la mia mente perda mai tempo su questo errore di un attimo protratto per mesi, ma oggi ho guardato la data e ho pensato "oh, un anno". Già, è passato un anno, e, insieme a lui, è passata anche tanta, tantissima acqua sotto i ponti da allora.




Boh, che dire... Sembra ieri, sembra un millennio fa, sembra realtà, sembra illusione. Sembra. In realtà non è nulla, se non un amaro segno nella memoria, uno un po' più piccolo sul cuore. Mi guardo indietro con tanta, tanta indifferenza. Quanto basta di rabbia, un po' di orgoglio dimenticato... e la consapevolezza che ciò che è stato dopo, ciò che è adesso... non sarebbe mai stato... forse nemmeno io sarei mai stata quello che sono ora... Che poi, cosa sono ora? CHI sono ora? Ma quella è altra storia... Tanto la risposta dubito arriverà in tempi brevi, se mai arriverà.




Il fatto è che quell'errore, quell'ingenua illusione, quella sofferenza così profonda da non riuscire ancora oggi a spiegarmi come facesse a non avere radici... tutto questo è servito a qualcosa.




Altro dolore, altro amore, altri innumerevoli giri di orologio ne sono susseguiti. Stesso destino di un'altra storia, ma della stessa persona. Quella stessa persona che un giorno di giugno iniziò a scrivere in questo blog, chiedendosi proprio in quel di novembre dove si sarebbe ritrovata. Ecco dove mi sono ritrovata. Esattamente dov'ero prima: esattamente davanti a questo schermo, seduta a questa scrivania, muovendo le dita su questa tastiera.




È cambiato poco, non è cambiato nulla, sono cambiate molte cose. Dipende un po' da che prospettiva si decide di guardare la situazione. E anche dal giorno, o meglio, dal secondo in cui lo si fa.


Non lo so, mi è difficile fare una sorta di bilancio, di grafico delle entrate e delle uscite, o magari indicare, con una semplice freccia rossa rivolta verso il basso o una verde rivolta verso l'alto, come si fa in Borsa, se ora "va meglio" o "va peggio".


Diciamo soltanto che VA, ed è già qualcosa. Io e il futuro non andiamo molto d'accordo. La massima proiezione che posso avere di me stessa nel futuro è più o meno di 6-7 giorni. Oltre c'è il vuoto. Quindi sapere che sono ancora qui, in un modo o nell'altro, non è di poco conto.




Che dire, faccio un passo avanti e ne faccio tre indietro. A volte la mia testa spunta fuori da questa fossa, ma il corpo rimane immobile, ed io rimango mera spettatrice di qualcosa che non so, qualcosa che non è mio e che non so nemmeno se voglio che lo sia.




Il prossimo anno chissà dove sarò...






The broken clock is a comfort, it helps me sleep tonight,


maybe it can stop tomorrow from stealing all my time...


And I am here still waiting, though I still have my doubts;


I am damaged at best, like you've already figured out...

venerdì 6 novembre 2009

1 Favore...

Love Me, Hate Me






There's no way out, my dear... So, if you love me, hate me...

martedì 27 ottobre 2009

Farlight

Stars In The Sky






Da quassù, sei così vicina.


Chiudo gli occhi


e ti ritrovo ogni sera...






Sei tu la mia stella,


ed è perché


sei la luce più intensa che veda...




Sei più brillante,


più colorata,


porti con te speranze,


persone,


storie...




Ma sfuggi al mio sguardo,


ci sei e non ci sei,


ti muovi veloce


e scompari


dietro ai mattoni di questa realtà...




Sembravi la mia stella,


e invece


sei solo un aereo che passa...






Da quaggiù, sei così lontana.


Apro gli occhi


e ti riperdo ogni sera...








Far away,


this ship is taking me far away,


far away from the memories


of the people who care if I live or die...




Starlight,


I will be chasing the starlight


until the end of my life,


I don't know if it's worth it anymore...




And I'll never let you go,


if you promise not to fade away,


never fade away...




Our hopes and expectations,


black holes and revelations...


Our hopes and expectations,


black holes and revelations...




Hold you in my arms,


I just wanted to hold


you in my arms,


I just wanted to hold...

domenica 25 ottobre 2009

Possessing you, obsessing you!

Stupid Girls






"Mi piaci, di conseguenza qualsiasi cosa/persona/animale ti conosca e/o pensi bene di potersi permettere il lusso di starti a meno di 5 metri di distanza mi starà altamente ed automaticamente sul cazzo". Questo, più o meno, l'atteggiamento di certe persone quando sentono che per loro è iniziato il periodo della caccia. Bè, c'è da dire che io, animalista convinta, sono contro la caccia. Quella di certe persone, in particolare le donne, poi, è ancora più subdola, ma non meno irritante.




Io, se devo stare sui coglioni a qualcuno, voglio che almeno prima mi sia stata data l'opportunità di farmi conoscere almeno un po'. Tranquilla, tesoro, l'epoca in cui aspiravo a persone che avevano il doppio dei miei anni è finita. Sono arrivata ad un'età che mi permette di trovare persone dotate di cervello, anche più grande del mio, cuore, anche più interessante del mio, senza per forza aver bisogno di sognare un pedofilo.




Che poi, voglio dire, liberissima di starti sulle palle anche solo perché mi chiamo come mi chiamo, ho l'età che ho, o perché ti gira così, però almeno sii sincera e dimmelo, non farmi il sorriso, ti prego... Almeno in nome del fatto che non ho la più pallida idea di chi sei, o della tua età molto "avanti"...




Per carità, a me di questa non frega nulla al momento, manco so chi è. Ma è il principio che mi sta sulle palle. Ho come l'impressione che si tratti di una trama che, per un motivo o l'altro, mi ritroverò a vivere presto, ma con maggiore coinvolgimento, come se questo fosse un semplice segnale d'avvertimento.




Ahhh, le donne... Si amano per gli stessi motivi per i quali si odiano... Strane cose, gente, strane cose...




Okay, mi ci voleva un altro post del cazzo... Cosa pensavate? Che con ieri si sarebbe esaurito tutto? People mia... spero non abbiate idea di quanto sia difficile togliersi dalla mente certi pensieri... e il bello è che scrivere minchiate non aiuta a un cazzo. Mi fa solo innervosire di più. Cacchio di meccanismi! Cioè, mi sono ridotta a scrivere di una che manco so chi è. Una di cui non me ne può fottere un cazzo di meno! Vabbè, ve l'ho già spiegata la situazione... Dal prossimo post si spera che tornerò nella mia brava vecchia depressione che, se non altro, non mi spaventa più, mi sono abituata a lei!


Alla prossima...






Maybe if I act like that, that guy will call me back,


Porno Paparazzi girl, I don't wanna be a stupid girl...


Baby, if I act like that, flipping my blond hair back,


push up my bra like that, I don't wanna be a stupid girl...

sabato 24 ottobre 2009

Junk Thoughts

Junk Human






Oggi sono praticamente a digiuno. Niente colazione (mai preso l'abitudine di farla) e niente pranzo (mamma si è alzata tardi e così ho preso la palla al balzo: si salta).




Naturalmente avrei potuto farmene da sola da mangiare, che poi è quello che a mezzogiorno mi ritrovo a fare quasi sempre da un po' di tempo a questa parte, e invece no. Papà se n'è fatto da solo per lui e per mio fratello e mi ha chiesto se ne volessi anch'io: "no, non farmi niente, vado bene così".




La verità è che mi fa sentire a posto con me stessa saltare i pasti ogni tanto. Di solito succede per una necessità, o per "occasioni" come questa che vengono colte... non certo per scelta! No-no, tranquilli, non è un principio di anoressia. Amo troppo mangiare. Lo AMO. Lo A-M-O.




Hmmm, proprio in nome di questo amore e del mio stomaco che mi sta parlando nella sua lingua (e, nonostante io non parli lo stomachese, sicuramente mi starà insultando), mi sa che mangerò qualche cazzata, tipo uno di quegli snacks che forse era meglio mangiarsi un piattazzo di pasta tanto (alla parola "tanto" associate il mio gesto con le mani che vi illustra la grandezza del piatto, è fondamentale).




Okay, probabilmente vi starete chiedendo che minchia di post sia questo. E se non lo state facendo voi, tranquilli: lo sto facendo già io.




Della serie "era meglio tacere"? O magari di quella "è meglio stare zitti e far pensare che forse sei stupido, piuttosto che parlare e togliere ogni dubbio"? Esatto, esatto... Questo post credo sia il post più trash di tutto il blog. Ancora più trash delle PANTOFOLE CONIGLIO (post al quale sono affezionata; è stato anche il primo!), ancora più trash del WOOL FETISH (ma quanti CAZZO di visitatori mi ha portato 'sto post?!?), ancora più trash di... no, non credo ci sia qualcos'altro di palesemente trash qua dentro.




E siccome non c'è due senza tre...




La verità è che sto cercando di non pensare troppo, di non pensarci... E allora forse riempirmi la testa di cazzate è la soluzione migliore che la mia persona potesse trovare... Siamo messi bene! E dato che questo blog è un po' lo specchio della mia anima, anche voi dovete sorbirvi codeste minchiate, sorry. Soffrite con me per il dopaggio naturale dei miei neuroni in questo momento (alla faccia del "momento"...!) di crisi, grazie...






I'm hanging on the ropes of hope,


it's getting hard to cope, you know...


When you're the needle that's running through my veins,


I've changed my name to Novocaine


(feel no pain)




Novocaine, Novocaine


(feel no pain)


Novocaine, I feel no pain...

domenica 18 ottobre 2009

Love In Cold Blood

Winter Tree






E se è vero che tutto si trasforma, e nulla viene eliminato o generato, allora forse non è andato tutto perso. Forse quell'infinito di sentimenti che, come zattere, annaspavano su onde violente e contrarie verso la costa delle emozioni, dell'esplosione della vita, del silenzio dell'amore, forse tutto questo respira ancora, forse il mio cuore non è diventato pietra ghiacciata al freddo del sopraggiunto inverno.




Ho sempre trovato difficile adattarmi ai cambi di stagione, specialmente quando si tratta di passare dall'estate all'inverno, con le relative vie di mezzo che poco fanno differenza.




La realtà è che ho sempre trovato difficile adattarmi ai cambiamenti, punto. Eppure mi attirano. Sarà l'insoddisfazione generale, sarà il mio potenziale soffocato che urla dietro la sua benda, sarà la voglia di gridare un mondo diverso... sarà un po' di tutto questo e anche altro, ma i cambiamenti mi terrorizzano e attirano allo stesso tempo, e io sono come un bambino alla scoperta del mondo, con le stesse speranze, la stessa ingenuità, ma senza più innocenza nei suoi occhi, occhi che non sanno più vedere certe cose, ma che almeno ne vedono tante altre.




E così, ho un rapporto d'amore-odio anche con l'inverno. Odio il freddo, ma mi ricorda l'importanza del calore; non sopporto il vento, ma mi fa sentire viva; non mi piace il buio alle prime ore della sera, ma culla il mio lato malinconico, che d'estate si sente parecchio solo; detesto l'avere impegni, ma mi fa sentire che la ruota in qualche modo sta girando...




Questo è l'inverno, il mio inverno... Piccoli tagli sulle mani, pelle arida e bianca, vestiti gonfi, scudo per il mio corpo esile... Pensieri che ghiacciano e lentamente si sciolgono per diventare neve e, poi, pioggia che scende dagli occhi...




E allora, benvenuto inverno... Porta con te aria nuova, vento freddo che mi spinga tra l'abbraccio caldo delle persone giuste. Dammi la forza di distruggere l'inverno che è dentro di me...






One


is what I've lost


One


who pays the cost


One


the day I die


One


will to survive


One


the hand I use


One


the word "confused"


One


the breath I take


One


that day I break


One


consuming dream


One


girl I esteem


One


is what I like


One


day is mine


One


is what I want

domenica 11 ottobre 2009

Still Life

L'immagine di questo post è una foto... che non posso pubblicare per ovvie e meno ovvie ragioni... Usate la vostra fantasia (o, meglio ancora, i vostri personali ricordi) per colmare questo vuoto, e scusatemi.






Come tutte le grandi cose e come l'amore, la fotografia è, al tempo stesso, la cosa più stupenda e quella più dolorosa che ci sia, in altre parole è emozione...




E così guardi una foto, osservi dall'esterno, ma rivivi dentro di te, un attimo unico, che non si ripeterà mai più... Le sensazioni, i colori, i profumi, i sentimenti, le paure, le gioie, le emozioni, gli amici, i luoghi, gli amori, i sorrisi, gli abbracci, gli sguardi... E senza accorgertene, ti scappa sempre un sorriso amaro, sospeso tra presente e passato, realtà e immaginazione...




Certe persone vanno e vengono, altre vengono per restare per sempre, ed altre ancora vanno per non tornare mai più... Tu, dal canto tuo, sei sempre lo stesso ma così diverso, sempre al tuo fianco ma così lontano...




Perché il tempo, come tutte le grandi cose e come l'amore, è, al tempo stesso, la cosa più benevola e quella più crudele che ci sia, in altre parole è il ritmo della tua vita, senza il quale il tuo cuore non potrebbe battere.




E allora, sia... Che i momenti siano vissuti nel presente, che chi ti vuole bene possa starti vicino finché lo sente dentro, e chi ti vuole male possa sfogarsi finché ce n'è...




E dopo, chissà... Chi vuol esser lieto, sia: del doman non c'è certezza...






Ricorderò e comunque, e so che non vorrai,


ti chiamerò perché tanto non risponderai...


Come fa ridere adesso pensarti come a un gioco...


E capendo che ti ho perso,


ti scatto un’altra foto...




Perché, piccola, potresti andartene dalle mie mani,


ed i giorni da prima lontani saranno anni...




E ti scorderai di me...


Quando piove, i profili e le case ricordano te,


e sarà bellissimo


perché gioia e dolore han lo stesso sapore con te...

giovedì 8 ottobre 2009

La virtù sta nel mezzo...

Cielo&Mare






Esistono panorami che non hai mai visto, eppure sai che ci sono. Li puoi vedere, sentirne gli odori e le sensazioni, ti sembra quasi di esserci. Non li hai mai visti in cartolina, letti in un libro o ascoltati in un racconto, però sono lì. La tua mente, il tuo cuore, la tua anima riescono a percepire tutto quello che i tuoi cinque sensi proprio non possono, per una ragione o per l'altra.




E allora ti lasci andare a quell'inebriante mix fatale di realtà e immaginazione, concreto e virtuale, vicino e lontano, giusto e sbagliato, possibile e impossibile...


Tutto si amalgama, tutto va a creare quel puzzle che è la tua vita, unica e irripetibile, speciale per definizione.




Ma possiamo noi, esseri umani, con le nostre debolezze, con la nostra mortalità, con i nostri difetti, con i nostri dubbi, con le nostre false certezze, con le nostre parole e i nostri pensieri, abbandonarci ad uno solo dei due flussi?




Io dico di no. Perché il mare ha bisogno del cielo per potersi colorare di blu e diventare più di semplice acqua, e il cielo ha bisogno del mare per poter donare un po' del suo infinito agli uomini che navigano sotto di lui.




I feel powerless


I feel underdressed


I swear this is goodbye


I don't wanna go


I just seem to blow everything that I love tonight


I've been hiding here


I've been lying here


Watching life passing by


I want you to know


I want you to know


I'd die for you


I'd die for you

lunedì 5 ottobre 2009

Storie...

Quiet






Sapete che c'è? C'è che volevo, dovevo e stavo per andare a letto, ma poi mi è venuta la scimmia di venire qui a scrivere... Ebbene, eccomi qua.




La realtà è che ne vengo ora da un altro blog, trovato per puro caso, e in questo blog ho trovato tante parole che avrei potuto scrivere io. Non so chi sia 'sta persona, so solo che è una ragazza e sembriamo essere sulla stessa lunghezza d'onda, parlare la stessa lingua. Ma vabbè, la sua storia sembra essere diversa, nonostante i tanti punti in comune.




La mia storia, più che altro, assomiglia ad un vero e proprio incubo. Ma non di quelli movimentati e terrificanti, ma piuttosto di quelli grigi, inquietanti, noiosi... talmente noiosi che se fosse un film e voi foste gli spettatori, stareste seduti sul bordo del vostro sedile, giocherellando con le mani, terrorizzati all'idea che qualcosa potrebbe, ed anzi, deve per forza, succedere all'improvviso, spaventandovi a tal punto da far cadere la vostra scorta di pop-corn, Coca-Cola e noccioline tutta a terra.




Ma la mia storia non è un film ed io non ho la fortuna di potervi offrire un cinema accessoriato con tanto di pop-corn, bibite e noccioline. E voi... voi, per fortuna, non siete meri spettatori, ma una parte attiva e determinante della mia storia, della mia vita.




In quanto parte attiva, mi piacerebbe rendervi partecipi degli ultimi avvenimenti da queste parti. Innanzitutto, a inizio post ho scritto che dovevo andare a letto. Bè, come ben saprete, non sono una di quelle che si impone orari e li rispetta, quindi c'è una ragione ben precisa dietro a quella parola, ed è che domani inizio a lavorare full-time. Solo che non è un full-time, ma un part-time. Ma è sicuramente più full-time dell'"ora-ogni-tanto" che facevo prima.




Il fatto è che dovrei essere felice come una Pasqua, e non lo sono. Dovrei sentirmi pronta a spaccare il mondo, e invece mi sento come un piccolo cricetino che è stato tolto di forza dalla sua palletta di paglia e messo in terra, dove passano sempre il gattone e il cane di casa. Dovrei essere rilassata o perlomeno in pace con me stessa, e invece sono tesa come una corda di violino.


Domani devo parlare al mio boss di certe cosette che non vanno... Già, certe cosette non vanno prima ancora di cominciare. Fantastico, eh? Vabbè, vi farò sapere come va a finire.






Ma dove guardano mai


quegli occhi spenti che hai?


Cos'è quel buio che li attraversa?


Hai tutta l'aria di chi, da un po' di tempo oramai,


ha dato la sua anima per dispersa




Non si uccide un dolore anestetizzando il cuore,


c'è una cosa che invece puoi fare se vuoi, se vuoi, se vuoi...




Parla con me, parlami di te,


io ti ascolterò,


vorrei capire di più quel malessere dentro che hai tu


Parla con me,


tu provaci almeno un po', non ti giudicherò,


perché una colpa se c'è non si può dare solo a te


Parla con me




Col mondo messo com'è,


anche il futuro per te


lo vedi come un mare in burrasca,


ti fa paura, lo so,


io non ci credo però


che almeno un sogno tu non l'abbia in tasca




Ma perché quel pianto asciutto?


Non tenerti dentro tutto,


c'è una cosa che invece puoi fare se vuoi, se vuoi, se vuoi...




Parla con me, parlami di te,


io ti ascolterò,


vorrei capire di più quel malessere dentro che hai tu


Parla con me,


tu dimmi che cosa c'è,


io ti risponderò,


se vuoi guarire però


prova un po' a innamorarti di te




Non negarti la bellezza di scoprire


quanti amori coltivati puoi far fiorire,


sempre se tu vuoi




Parla con me, parlami di te,


io ti ascolterò,


vorrei capire di più quel malessere dentro che hai tu


Parla con me,


tu dimmi che cosa c'è,


io ti risponderò,


se vuoi guarire però


prova un po' a innamorarti di te


Parla con me


Parla con me

venerdì 2 ottobre 2009

Learn My Lesson

Disillusione






E chissà che un giorno non ci crederò davvero a quell'ode alla vita... Magari arriverà il momento in cui sarò davvero in grado di lasciarmi tutto alle spalle e dire basta a tutto, a tutti...




Perché forse è vero, forse siamo tutti soli, alla fine. È questa, in fondo, la più grande fregatura della vita. Siamo tutti "animali sociali", nessuno di noi è un'isola, ma nessuno di noi ha qualcuno per sempre. E allora tiri fuori qualsiasi cazzata ti venga in mente... il destino, la religione, i valori, gli ideali, la speranza, le canzoni, gli odori, i luoghi, una sigaretta... qualsiasi elemento di un film che, in fondo, non ti appartiene per niente.




Poi arriva qualcosa o qualcuno, o ancora meglio il rifiuto di qualcosa o qualcuno, e allora forse apri gli occhi, capisci che è la tua vita e la stai letteralmente mandando a puttane per chissà chi o chissà cosa, e intanto il tuo io aspetta fissandoti incessantemente, cercando di ricordarti che tutto ciò che esiste è proprio lui, nonostante i suoi artifici che ti accecano.




Forse ci ho creduto troppo a quel film, il mio film. O forse non ci ho creduto abbastanza e sono solo una perdente pronta a smettere di provarci e a buttare via i suoi sogni. Vedetela come cazzo volete. Ma io credo di avere aspettato abbastanza, di avere sofferto abbastanza, di avere dato abbastanza e ricevuto risposte abbastanza. È arrivata l'ora di raccoglierle e trarne le conclusioni.




Tutti ti dicono di non arrenderti, di crederci, di tenerlo ben stretto quel cuore che, fregandosene del mondo al di fuori del tuo film, ti sussurra i suoi ordini senza fretta, sapendo benissimo che li eseguirai, senza esitazioni. Gli stessi tutti che sono i primi a non farlo o che perlomeno ci provano. Sì, anche io l'ho fatto. Anche io ho sempre le parole giuste, i consigli giusti, i gesti giusti. Sempre per gli altri, mai per me. E forse la ragione è che è tutta una farsa, tutta una bugia, e alla fine nulla va come vorresti che vada, ma va come deve andare.




Che ci piaccia o no, è questo e soltanto QUESTO il mondo in cui viviamo. Con le sue regole del cazzo, con i suoi dolori del cazzo, con la sua società del cazzo, con le sue religioni del cazzo, con le sue bellezze irraggiungibili del cazzo.




Tsk, l'idealista di 'sto cazzo. Sempre inafferrabile, inattaccabile, intramontabile, coerente, costante, giusta, corretta, leale, fedele, sofferente, romantica... Ma dove cazzo penso di andare? Dove cazzo penso di trovarmi? La realtà è un'altra, le persone sono altre, il mondo è un altro.




Fate bene voi... E non so cosa facciate e nemmeno come... ma so che fate bene. Forse imparerò da voi, o forse cadrò di nuovo come la fottuta stupida che sono sempre stata. Ma prima o poi la imparerò la lezione, credo. E speriamo che non sia troppo tardi.






Sometimes I think I'm better off


to turn out the lights and close up shop


and give up the longing, believing and belonging


and just hold down my head and take the loss...




And I've felt this emptiness before


but all the times that I've been broken


I still run right back for more...

martedì 29 settembre 2009

Ode Alla Vita

Perdersi






Lentamente muore


chi diventa schiavo dell'abitudine,


ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,


chi non cambia la marcia,


chi non rischia e cambia colore dei vestiti,


chi non parla a chi non conosce.


Muore lentamente


chi evita una passione,


chi preferisce il nero su bianco


e i puntini sulle "i"


piuttosto che un insieme di emozioni,


proprio quelle che fanno brillare gli occhi,


quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,


quelle che fanno battere il cuore


davanti all'errore e ai sentimenti.


Lentamente muore


chi non capovolge il tavolo,


chi è infelice sul lavoro,


chi non rischia la certezza per l'incertezza


per inseguire un sogno,


chi non si permette almeno una volta nella vita


di fuggire ai consigli sensati.


Lentamente muore


chi non viaggia,


chi non legge,


chi non ascolta musica,


chi non trova grazia in sé stesso.


Muore lentamente


chi distrugge l'amor proprio,


chi non si lascia aiutare,


chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna


o della pioggia incessante.


Lentamente muore


chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,


chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,


chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.


Evitiamo la morte a piccole dosi,


ricordando sempre che essere vivo


richiede uno sforzo di gran lunga maggiore


del semplice fatto di respirare.


Soltanto l'ardente pazienza


porterà al raggiungimento di una splendida felicità.






Martha Medeiros

sabato 19 settembre 2009

...

...

mercoledì 9 settembre 2009

I Have A Dream...

Door To The World






Tutti ricorderanno gli innumerevoli posts in cui sfogavo la mia confusione cercando di trovare delle risposte ai grandi interrogativi che ho.


Bene, sono qui per dirvi che una risposta l'ho trovata.




Forse deluderò alcuni di voi, e forse coi mesi deluderò anche me stessa, ma andrò incontro a questo rischio, perché dovete davvero credermi se vi dico che prendermi un anno sabbatico era l'unica risposta che potevo trovare in questo momento. E sapete perché? Perché è una risposta al mio presente, non al mio futuro.




Prima di vedermi in questo mondo tra 10, 20 o 50 anni, ho bisogno di vedermi in questo mondo ORA. Ho bisogno di trovare me stessa e farmi trovare dagli altri per quella che sono veramente. Ho bisogno di girare l'Italia, per quanto posso, per capire e per capirmi.




Il fatto è che la terminologia può trarre in inganno. Il termine "anno sabbatico" fa saltare alla mente parole come "pausa", "interruzione", "riposo", etc...




In realtà il mio intento prevede proprio l'opposto! Ciò che voglio finalmente mettere in atto è un nuovo inizio, fatto di ricerca personale, di scoperta, di mettersi in gioco...


Tutto questo senza investire sul futuro, perché purtroppo non ho nulla da investire al momento... Ma costruendo invece le fondamenta, sulle quali poi, fra un anno, potrò investire e andare avanti a costruire.




Non sarà un anno perso, questo me lo prometto. E spero di avere ancora la vostra fiducia, perché avrò bisogno anche del vostro aiuto (come sempre d'altra parte: siete la mia linfa!)...




I HAVE A DREAM... Heheheh... ;)






It's my life,


It's now or never...


I ain't gonna live forever,


I just want to live while I'm alive (it's my life)...


My heart is like an open highway,


like Frankie said, I did it my way...


I just wanna live while I'm alive,


it's my life

domenica 6 settembre 2009

TIC-TAC-TIC-TAC-TIC-TAC...

Ci credereste mai se vi dicessi che il vostro migliore amico è anche il vostro peggior nemico? Probabilmente no. E non ci crederei nemmeno io, fossi in voi. Forse, però, se vi dicessi che questo elemento è il Tempo, cambiereste idea.




Clessidra






In fondo, la nostra vita non è altro che una continua lotta contro il tempo. Siamo perseguitati dalle scadenze più o meno importanti della vita, dall'età, dalla morte. Il tempo sembra essere sempre troppo nei momenti brutti o difficili, e mai abbastanza in quelli belli e felici.


Un solo attimo può costarci la vita...




...ma ce la può anche salvare. Il tempo è ritmo, è musica, è il battito di un cuore, il respiro di una persona... insomma, è vita. Tempo è anche sinonimo di speranza. Se non ci fosse il tempo, se non ci fosse la consapevolezza di un domani, la speranza e la voglia di vivere e di migliorarsi non esisterebbero.




Insomma, il tempo è tutto ed il contrario di tutto, proprio come la vita che amo.




Ed è proprio in suo nome che io voglio crederci.






...




I know it feels like forever,


I guess that's just the price I gotta pay...




...




But I can wait,


I can wait forever...

sabato 5 settembre 2009

Varie ed eventuali

Passavo di qui e così ho riletto una buona parte dei miei precedenti posts. Wow. Devo ammettere che fa uno strano effetto. Non so, è come essere spettatori della propria stessa vita. Poter leggere delle storie, dei pensieri, come se appartenessero a qualcun altro. E in un certo senso è così... Non si è mai gli stessi di ieri: ogni giorno si aggiunge sempre qualcosa, anche se non ce ne rendiamo conto o non ci facciamo caso.




E mentri leggi quelle parole, la tua speranza è proprio quella di trovare un cambiamento tra quello che sei ora e quello che eri ieri. Vuoi sentire la distanza, la vuoi avvertire fisicamente, proprio. Per poter tirare un sospiro di sollievo e sentirti come in cima alla tua piccola montagna, sulla vetta, dalla quale puoi girarti e guardare dietro che gran scalata, quanti passi hai fatto.




Mountain






Bè, io mi sento di dire che, sotto tutti gli aspetti, non è cambiato granché, ma qualcosa, giusto qualcosina di diverso la avverto, ed è una piacevole sensazione.




Ma, tornando a noi, come potete vedere questo blog è ancora vivo e vegeto, ed io sono qui a scrivermi e a scrivervi.


Non lo so, alla fine io mi sono affezionata a questo posto. Voglio dire, è il mio diario, è la mia valvola di sfogo, è la raccolta e la testimonianza di una parte di me, è il punto d'incontro tra me e voi, voi e me... E tutto questo credo sia davvero prezioso e unico.


Morale della favola: la baracca rimarrà aperta, almeno per ora. Quanto a voi, non siate timidi! Se vi va, sentitevi liberi di commentare quanto volete... ;)




Che altro dire... Mi mancate, mi mancate tutti. Oggi è così. Oggi il filo che collega le nostre lattine sembra essere lungo qualche chilometro in più del solito. Forse è l'ora che ci compriamo un telefono! :P




Besos!






I've been down every road you could go,


I made some bad choices, as you know...


Seems I have the whole world cradled in my hands,


but it's just like me not to understand...




Dead, dear diary, I want to tell my secrets,


'cause you're the only one that I know who'll keep them


Dear, dear diary, I want to tell my secrets,


I've been a bad, bad girl...

lunedì 31 agosto 2009

GAME OVER! INSERT COIN TO CONTINUE...

La mia cara mamma però ha ragione. L'altro giorno mi ha detto: "Che hai? Parla! Non puoi sempre interiorizzare tutto!". Io mi sono lasciata scappare una piccola risata nervosa e poi le ho risposto: "Niente, niente di nuovo, le solite cose"... Già, le solite cose... Che palle 'ste solite cose... C'ho la NAUSEA di 'ste solite cose...




Insert Coin To Continue






E ora non posso nemmeno più sfogarmi qui o da nessun'altra parte. Grandioso. Vabbè, un paio di cose ve le posso dire però. Non so, per esempio... Che mi gira il cazzo che i pop-corn al cinema siano troppo cari. O anche che odio, con tutto il mio cuore, gli ipocriti e i falsi. Ah, che credo di odiare anche me stessa, ma meno degli ipocriti e dei falsi. Che ascoltare musica allegra o upbeat non aiuta abbastanza. Hmmm, cos'altro... Ah sì, che io ogni tanto posso anche andarci in discoteca, ma la cosa alla fine dei conti mi lascia sempre un senso di vuoto come poche altre... Ma un bel pub no?




Vabbè, viva la varietà... Non facciamoci mancare nulla... Sì, poi poco importa se in realtà ciò che hai è di proporzioni microscopiche e tutto il resto ti manca... già.




Ragazzi miei, non so dirvi che cazzo c'ho e se ne uscirò mai. E francamente, nonostante questo sia il MIO blog e non un canale TV per intrattenervi, devo comunque ammettere che mi sono rotta IO per VOI di annoiarvi con queste mie stronzate a tratti pure incomprensibili. Per cui non so... forse chiuderò la baracca per il bene di tutti. O forse la lascerò morire. O forse continuerò a scrivere e fanculo. Caso strano, non lo so...




'Notte, People...






I don't quite know how to say how I feel...


Those three words... are said too much, they're not enough.




Let's waste time chasing cars around our heads...


I need your grace to remind me to find my own.




All that I am, all that I ever was


is here in your perfect eyes, they're all I can see.




I don't know where, confused about how as well,


just know that these things will never change for us at all.




If I lay here, if I just lay here...


would you lie with me, and just forget the world?

giovedì 27 agosto 2009

Hey, Mama!

Permettetemi solo un piccolo sfogo. Io, come ben sapete, sono una grande sostenitrice della sincerità. Ma il caso vuole che io abbia la pecca di considerare importanti anche il rispetto e la riconoscenza.




Respect






Ora, io ho sempre elogiato mia madre, sempre. Da piccola non avevo nemmeno una mia identità vera e propria: ciò che diceva lei valeva anche per me. Ma era una scelta, eh? Non è che lei me lo imponesse. È proprio che io l'ho sempre ammirata, l'ho sempre considerata un gradino sopra tutti gli altri. Non vi nascondo che ultimamente mi stanno venendo dei dubbi che questo abbia creato dei problemini nella mia mente malata, ma tanto si sa, l'imprinting dato dai genitori, CHIUNQUE essi siano, crea dei traumi, sempre e comunque... fa parte del gioco.




Ma non sono qui per annoiarvi con un monologo sulla psicologia infantile, anche perché comunque non ho esattamente le competenze per farlo. Come ho detto prima, sono qui per sfogarmi. Sì, perché la mia adorata mamma, a volte, proprio non la sopporto.




È vero, io non sono esattamente la figlia modello. Non aiuto in casa, il 90% delle volte mi presento tardi a tavola (o a volte manco mi presento) e, al momento, sono pure nullafacente (si spera per poco).


Però è anche vero che io non sono e non sono mai stata una di quelle figlie ribelli che da bambina dà fuoco alla propria scrivania e scappa da scuola, e da adolescente ti risponde con un insulto fra i denti mentre mastica il chewing-gum. Non sono una di quelle che esce di casa non sai bene quando e rientra non sai bene quando. Non sono una di quelle che ti prende per il culo sparlando di te con gli amici e poi facendoti il sorriso quando ha bisogno di 10 €. E potrei andare avanti, ma non voglio rovinare né la mia reputazione, né quella della mia famiglia, per cui mi fermo qui. Ma credo che il succo si sia capito.




Ecco, io chiedo solo rispetto e riconoscenza per quel minimo che a volte faccio, quando mi viene richiesto. Se mi chiedi un favore, ed io ci passo mezza serata a fartelo, se proprio vuoi esprimermi il tuo disappunto, almeno usa una terminologia diversa da "è una cagata", grazie. E per una cazzo di volta, tanto che ci sei, risparmiami il vittimismo e il gioco dei sensi di colpa, grazie ancora.




So che ai più queste sembreranno cazzate, ma: 1) non lo sono, specialmente date le premesse, e 2) io sono sensibile, purtroppo, ahimé.


So anche che queste cose forse dovrei dirle a lei e non spiattellarle qui sul blog, però alla fine io volevo solo sfogarmi e l'ho fatto. Domani è un altro giorno e amici come prima, anche se certi aspetti rimangono sempre.




Spero solo di non aver fatto apparire mia madre come un mostro, perché NON LO È, neanche lontanamente. L'ho sempre definita la migliore madre al mondo... Ora, non so se sia effettivamente così... E i difetti comincio a vederli anche io, come avrete notato... Però è una grande madre, e ne ha passate e ne sta passando tante, questo è indubbio. Vorrei solo che a volte ci pensasse un attimo prima di assumere certi atteggiamenti, tutto qua. Anche perché anche io ne ho passate e ne sto passando tante, e non ho bisogno pure dei drammi in casa.




Scusatemi ancora per lo sfogo, People. Alla prossima!






I try to discover


A little something to make me sweeter


Oh baby, refrain from breaking my heart


I'm so in love with you


I'll be forever blue


That you give me no reason


Why you're making me work so hard




Soul, I hear you calling


Oh baby, please, give a little respect to me

lunedì 24 agosto 2009

Grazie...

Ed eccomi di nuovo qui! Questa volta, però, non sono qui per scrivervi il solito pippone sui miei problemi, sulle mie indecisioni o sui miei pensieri sconnessi...




Questa volta sono qui per dirvi GRAZIE.









Grazie di esistere, grazie di essere nella mia vita, grazie per la vostra presenza, grazie per avermi fatto conoscere i sentimenti, quelli veri, grazie per aver dato un senso alla mia vita, grazie per i colori che solo voi siete in grado di farmi vedere, grazie per le vostre parole, grazie per il vostro tempo, grazie per la fiducia che mi date, grazie per la vostra profondità, grazie per le emozioni, grazie per le risate, grazie per il bene che mi donate, grazie per i vostri sorrisi e per quelli che nascono in me per voi... Grazie di tutto!




Grazie per essere come siete... Non cambiate mai!






E visto che questo è un post speciale per un'occasione speciale... Andrò contro il mio solito non fare nomi, perché anche se Voi sapete chi siete, questa è una dedica, ed io voglio che resti per sempre, anche a chi di Voi non legge questo blog...




GRAZIE...


Sara, Pietro, Luca, Matteo, Enrico, Gloria, Max, Nick, Mauro








GRAZIE


per ogni singolo momento nostro,


per ogni gesto, il più nascosto,


ogni promessa,


ogni parola scritta,


dentro una stanza che racchiude ogni certezza...

venerdì 21 agosto 2009

Dreaming of Ice-Cream Women Far Away...

Oddio... Il mio occhio è appena passato dalla data di pubblicazione del mio ultimo post qui, a quella di oggi che viene fuori quando si passa il cursore sopra l'ora in basso a destra dello schermo. 5 agosto e 20 agosto. 15 giorni. Wow. Bè, c'è da dire che fino a qualche giorno fa ero ancora fuori sede e, nonostante ciò, durante quelle due settimane ho comunque trovato modo di postare un articolo qui, affrontando tutte le difficoltà del caso.




E ora eccomi qui, tornata a casa, confusa quanto prima, con più caldo di prima, e con un filo di abbronzatura più di prima.


Home sweet home. Davvero? Non ne sarei così sicura... Ma in fondo già lo sapevo prima ancora di tornare. Non vedevo l'ora di farlo, ma sapevo benissimo che, allo stesso tempo, tornare a casa mi avrebbe di nuovo, per l'ennesima volta, posto davanti agli stessi problemi, alla stessa routine, agli stessi quesiti, agli stessi luoghi e odori di sempre. Che palle.




Sono proprio curiosa, e allo stesso tempo terrorizzata, di sapere dove sarò tra un anno o anche solo tra qualche mese da adesso. Spero da un'altra parte, spero con gente a posto.




Leaving






Sì, perché la compagnia è tutto nella vita. Non importa dove sei o cosa fai, ciò che conta è le persone che ti circondano. Ne sono fermamente convinta. E allora forse dovrei dare la priorità proprio a questo fattore quando si tratta di grandi decisioni, visto che tanto non sembro avere altre lampadine ad illuminarmi la strada e a dirmi dove andare...




Non ho molte certezze a riguardo, anzi, ben poche... Ciò di cui sono sicura al 100% è che voglio tanta tanta tanta musica, e poca poca poca gente, ma come dico io. E poi voglio la mia chitarra, così è la volta che la imparo a suonare. Ah, e il mio cuscino. Sì, non ne voglio un altro, voglio lui... Sono una sorta di versione un po' più adulta e queer di Linus (e la sua copertina - non potevo non citarla, che sennò poi si sentiva solo). Poi voglio i miei futuri Ray-Ban ed una piastra per capelli. Poi quando sarò diventata cool abbastanza e piena-di-soldi abbastanza, voglio un iPhone, così potrò passare le ore su Facebook, ma riuscire comunque a vivere la mia super-impegnatissima vita stracool. No, vabbè, mo sto sclerando... Ma più o meno i piani sono questi.




Come? Queste sono stronzate e dovrei pensare a cosa fare della mia vita? Magari un lavoro per comprarmi le cazzate che voglio ed un'università da frequentare così non sto ignorante come una capra? Mah, forse c'avete pure ragione. Sì-sì, mi sa proprio che c'avete ragione. Vabbè, ma quello è secondario... o no? La vita è fatta di priorità, direbbe un Magnum con due belle gambe e i capelli fluenti sulle spalle abbronzate di cioccolato che crocchia e si scioglie in bocca.




Vedremo dove mi porta la mia materia grigia...




Ciau, People... Alla prossima!




P.S.: No, non ho bevuto stasera. E no, non ho nemmeno fatto uso di droghe. Come uso sempre dire io, è tutta farina del mio sacco... ;)

mercoledì 5 agosto 2009

Errare è umano, perseverare... non ha senso

Sono le 6.47 e sto scrivendo queste parole a mano su un blocco note. Le trascriverò più tardi a computer, sperando di poterle pubblicare subito sul blog.





Ieri sera sono andata a dormire a mezzanotte perché ero distrutta da un indefinito quantitativo di sonno arretrato, ma la verità è che, alla fine, non ho chiuso occhio tutta la notte, se non per una o due orette scarse.



Il mio lettore mp3 mi ha accompagnato per parte di questa notte in bianco, mentre ora il blocco note sta portando a termine il lavoro in queste prime ore mattutine.



Ormai, col tempo, ho capito che quando mi capitano queste notti "no", è inutile continuare a provarci: non mi addormenterò. I pensieri continuano il loro lavoro, instancabili, e mi portano a conclusioni più o meno conclusive, a propositi più o meno rispettati.





E così eccomi qua, a scrivermi e a scrivervi, perché stamattina ha qualcosa di diverso. Stamattina, in questa campagna desolata e un po' turistica, calda e a tratti gelida, ho avvertito il classico impulso da blog. Quel sempre più familiare e irresistibile bisogno di prendere una tastiera (o qualsiasi valido sostituto offrano le circostanze) e buttare giù tutto quello che passa per la testa, possibilmente senza filtro alcuno.



E allora lasciatemi sfogare un po' di quello che mi è passato per la testa in queste ore.



L'amore. L'amore è tutto, l'amore è niente. Esiste, non esiste, è un'illusione, boh.



Ho preso il cellulare e ho riletto un po' di messaggi raccolti nei mesi, forse anche negli anni.



Piccole pillole d'affetto o presunto tale dalle più svariate persone. Ognuna di queste è per la sua strada adesso, e mi chiedo quanto sia colpa loro e quanto, invece, mia. Ognuna di queste mi ha deluso a suo modo e quindi, alla fine, non m'importa più di tanto.



Ma quando qualcosa finisce ti sembra subito così lontano, e invece non ti accorgi di quanto la sua ombra ti stia ancora col fiato sul collo.





La mia adolescenza, per esempio, è stata un puro inferno. Un conflitto estenuante con me stessa, con gli altri e con il mondo.



Il mio mondo non era in bianco e nero, no. Tanto meno a colori. Il mio mondo era in scala di grigi. Perennemente in bilico tra il vivere e il morire, tra il bianco e il nero, appunto, i quali amavano incontrarsi, sfiorarsi, miscelarsi.



Di quel periodo ricordo tutto e non ricordo niente.



Ricordo il vento. Fortissimo. Quello stesso vento che tutt'oggi amo sentire sulla pelle, trafiggermi, entrarmi dentro, farmi sentire viva.



Ricordo le scale. Tante, infinite scale. Simbolo di una cosa e del suo contrario, sembravano farsi beffa di me che non riuscivo a interpretarle.



Ricordo gli sguardi, le parole, le lacrime.



Ricordo la consapevole volontà di buttare nel cesso i miei sogni, il mio futuro, la mia stessa vita... solo perché avevo paura. Solo perché non mi ritenevo degna.



E adesso? Adesso cosa sto facendo? Non sono forse queste stesse parole a descrivere quello che sono ora, un'altra volta? O forse non ho mai smesso di esserlo.



Non mi sono mai illusa di aver dimenticato il passato. So benissimo che non si può, e comunque non vorrei. Che mi piaccia o no, quel passato è il mio passato, è la strada da cui ho dovuto per forza di cose passare per arrivare dove sono ora e dove sarò domani.



Però, sinceramente, speravo di aver fatto qualche passo avanti in più. Chi mi conosce dice che ne ho fatti tanti. Io dico che non sono abbastanza.





Sapete che c'è? C'è che prima pensavo una cosa. La cosa che, in verità, mi ha scatenato il suddetto "impulso da blog". Pensavo che ho bisogno di andare contro i miei principi. Ho bisogno di vedere a cosa sto rinunciando. Ho bisogno di vita, quella sporca.



Che poi in realtà la vita sporca rientra assolutamente nei miei principi, tranne forse per quanto concerne il sesso senza coinvolgimento, ma ora sto considerando anche quello; vi farò sapere.



Vi starete chiedendo perché. Il motivo è molto semplice: io sembro essere il mio peggior nemico e ostacolo. Continuare a darmi retta e a seguire i miei inamovibili principi non sembra stare portando a chissà quali rosei risultati.



E allora credo sia il caso di provare a cambiare qualcosa, ma non cazzatine come ho fatto finora, dev'essere qualcosa di stravolgente, di completamente inaspettato dal mio essere attuale.





Intanto si sono fatte le 8.24 (il che significa che sto scrivendo da quasi 2 ore; poi mi ci voglio vedere a trascrivere tutto a PC, con una connessione che fa pena e i miei che mi gravitano intorno, ndr) e, wow, ragazzi... non so se capita anche a voi, ma io dopo aver scritto sul mio blog mi sento liberata, come se mi fossi tolta un macigno dallo stomaco o avessi perso 10 chili.



Bè, credo che questa piacevole sensazione sia proprio una delle ragioni primarie per le quali ho sempre voluto avere un blog.



Questa, e la voglia di condividermi un po' con voi (ricordate l'importanza del condividere e condividersi nella vita?)...





Anyway... Non ho idea di quante righe virtuali diventeranno tutte queste paginette di carta... Spero per voi non troppe.





Ora vi lascio... Un abbraccio gigante e alla prossima! :)







(P.S.: Questo, purtroppo, dovrà essere un post senza immagini o testi, data la qualità praticamente nulla dei mezzi che ho a disposizione qui... Ma immaginatevi una bella immagine che vi trasmetta una sensazione di rinascita, unita alle stupende parole de "Il Giorno Di Dolore Che Uno Ha" di Ligabue...)

giovedì 30 luglio 2009

You wanna steal a piece of time?

Cari avventori di questo blog, People mia e non, miei carissimi amici e semplici visitatori...


Sono qui per lasciarvi un ultimo messaggio prima di partire per non so bene dove. O meglio, so per dove, ma spero in qualcosa o qualcuno che mi salvi da dove sto andando e mi porti da qualche altra parte... NON.VOGLIO.STARE.TRE.SETTIMANE.LÀ. Salvatemi, vi prego.




Bene, e dopo questo mio appello, non mi resta altro che farvi i miei auguri di buone vacanze, e intendo "vacanze" in senso lato.


Che andiate a sbagasciarvi in Brasile, a rilassarvi in un posto riservato con il/la vostro/a partner, o semplicemente nel vostro salotto a vedere qualche sitcom con una birrozza o un bel bicchiere di vino in mano...


In qualunque modo passerete le vostre vacanze (A.K.A. agosto), spero che vi si aprano nuovi orizzonti, che otteniate nuovi stimoli, che troviate nuove risposte. Spero che vi divertiate, vi rilassiate e possiate guadagnare tanta energia per iniziare al meglio il prossimo anno (per me l'anno è sempre iniziato a settembre, poche cazzate).


Tutto questo lo spero per voi e anche per me.




Sì, lo so, questo non è un post come gli altri. Ma io non sono una che scrive "tanto per", e questo è ciò che sentivo di dirvi oggi, niente più e niente meno.




Un consiglio, però, mi sento di darvelo: non date mai NULLA per scontato.




The Persistence Of Memory






Qualsiasi cosa abbiamo, viviamo, sappiamo, sentiamo con i nostri sensi... è qualcosa di UNICO, qualcosa di solo nostro... Ed è per questo che cerchiamo l'amore. Per il nostro innato e irrefrenabile istinto di condividere e condividerci, di completarci, di diventare UNICI insieme a qualcun altro, cosicché anche quella persona riesca a sentire ciò che sentiamo noi, e noi quello che sente lei. È un miscelarsi, come fluidi, come aria, come l'impalpabile.




E allora respirate, chiudete gli occhi e aprite bene le orecchie. Diventate consapevoli di quello che siete, di quello che cercate, di quello che avete intorno.


Non abbandonatevi all'inutile scorrere della routine addormentata di molte persone.


Perché ricordatevi sempre che tutto ha una fine, TUTTO. La casa, la macchina, il lavoro, il PC, il vostro negozio preferito, la cena, la telefonata, il cellulare, il lettore mp3, il mondo... Tutto, persino la vita.


L'unica cosa che è eterna è l'infinito. Ed io credo che l'unico modo per raggiungere l'infinito, per crearlo, sia vivere un'emozione. E condividerla, come vi dicevo prima. Bisogna fare in modo che quella casa non sia solo un insieme di mattoni, quella macchina non sia solo un ammasso di metallo, quella chiamata non sia solo un insieme di segnali audio trasmessi attraverso il telefono.




Fate di questa vita qualcosa di speciale, memorabile ed emozionante, perché, cazzo, ne abbiamo solo una, People. Soltanto una.






If you don't know if you should stay


If you don't say what's on your mind


Baby, just breathe... There's nowhere else tonight we should be...




You wanna make a memory?




If you go now, I'll understand


If you stay, hey, I've got a plan


You wanna make a memory?


You wanna steal a piece of time?


You can sing the melody to me


And I could write a couple lines




You wanna make a memory?

domenica 26 luglio 2009

Peel Me, Feel Me

Sto imparando... Sì, sto imparando... Time heals everything, they say. Non ne sono così sicura. Ma forse è così. O forse è questione di abitudine. In particolare, il corpo umano è stato creato in un modo davvero intelligente: più sentiamo dolore, più ne diventiamo assuefatti... Perdiamo la sensibilità, in un certo senso. Ci si inspessisce la buccia, come forse direbbe Ligabue in qualche suo pezzo.




Ebbene, dovete sapere che io ho sempre amato sbucciare la frutta. Negli ultimi anni sono arrivata addirittura al punto di sbucciare l'uva, ci credereste? I motivi sono molteplici.


Innanzitutto, col tempo la buccia di qualsiasi cosa mi sembra sempre più dura, mi dà fastidio, non riesco a mangiarla. È stoppacciosa, non si spezza, non sa di niente, e in più dicono anche che rimanga sullo stomaco, o almeno così ho sempre saputo per quanto riguarda i peperoni.
Poi c'è da aggiungere che non mi fido. Chissà dove è stata quella frutta, chi l'ha toccata o quali schifezze e trattamenti ha dovuto subire.




Bè, ultimamente mi sono accorta che io mi approccio alle persone più o meno come mi approccio alla frutta.
È una dote naturale, una delle poche che ho o mi riconosco. Con qualsiasi persona abbia a che fare, tendo a levare via la buccia, a vedere oltre.




Orange Peel






Ma non pensate che questa sia sempre una bella cosa. Perché "sbucciare" qualcuno significa entrare nel suo profondo, a volte senza che la persona lo voglia, senza il suo "permesso". Significa accelerare i tempi, bruciare molte tappe, se non tutte.


Non so, per esempio... Conosci qualcuno, ti innamori, soffri, e vai avanti. Uh, sì, si hanno decisamente bruciato delle tappe.


E poi, ovviamente, non pensate che comunque questa "dote" sia esente da errori, anzi... A volte ci si sbaglia. Si vedono cose che non esistono, talvolta addirittura persone che non esistono...




E allora cosa dovrei fare? Lasciare la buccia delle persone lì, intatta? Bè, tralasciando che non ne sono proprio in grado, credo comunque che sarebbe una pessima idea. Chissà dove è stata quella persona, chi l'ha toccata o quali schifezze e trattamenti ha dovuto subire... Solo apparenza, solo l'esterno. Alla fine, tanto, la buccia la scartiamo comunque. Meglio andare direttamente al succo, per così dire. All'essenza.




E se questo spaventerà qualcuno, posso capirlo al 100%. Immagino sia il prezzo da pagare. Già, visto che tutto ha un prezzo, l'ho imparato di recente.






Sono pronto per rialzarmi ancora


È il momento che aspettavo e ora, nonostante questo cielo sembri chiuso su di me...


Nessuno mi vede, nessuno mi sente, ma non per questo io non rido più...

mercoledì 22 luglio 2009

Se non mi uccide, devo per forza andare avanti...

Lo sai cosa c'è, piccola? C'è che devo farmene una ragione. Cioè, davvero. Che senso ha stare qui a buttare parole al vento, a versare lacrime o a pensare e ripensare a ciò che è stato e che potrebbe essere SE... se le cose non stessero come stanno.




Davvero... è da stupidi. Non ne posso fare a meno, è vero... Ma posso andare avanti così? Sono qui, sdraiata ai bordi di un'autostrada deserta verso l'autodistruzione... Ogni tanto faccio qualche chilometro avanti, a volte torno indietro, altre mi fermo e aspetto non so bene cosa... Ma non la abbandono mai. È il caso che invece lo faccia. È il caso che vada finalmente a sfracellarmi a destinazione, o che invece torni indietro, abbia la forza di rifarmi tutta la strada, allontanandomi da te, anche se sei l'unica cosa di cui ho bisogno.




Feather






Luca ieri mi parlava di oggettività. Questa credo lo sia. Non dico che non debba più pensarti. Non dico nemmeno che non lo farò o che non voglia farlo, o tanto meno che possa non farlo. Dico solo che è inutile intervallare questa consapevolezza a ricordi sbirciati dal futuro di un'altra dimensione che, purtroppo, non è la mia, tanto meno la tua. I trips mentali, hai presente? Cazzo, che films che mi faccio... Vincerebbero l'Oscar se fossero veri. Veri. E invece è tutta un'illusione. TUTTA. Ogni singolo pensiero, evento, immagine.




L'unica cosa vera è ciò che sento. Ciò che sei e che non sai di essere.




Ci sono tante cose che vorrei e dovrei dirti, hai ragione. Spero un giorno di averne il coraggio, la forza, o qualsiasi altra cosa mi serva per farlo. Non te le scriverò qui, no, troppo facile. Sarebbe inutile, non sarebbe ciò che voglio. Ciò che voglio è guardarti negli occhi e dirti tutto. TUTTO. Senza riserve, ripensamenti, paure. Non ho nulla da perdere. Ti ho già persa in partenza.




Spero solo di averti lasciato qualcosa... Anche solo un infinitesimo di ciò che mi hai lasciato tu, senza nemmeno saperlo. Spero solo che tu sia felice... ma felice per davvero. Per quanto mi riguarda, chissà... forse un giorno troverò anche io la mia strada. Forse un giorno riuscirò ad amare qualcuno allo stesso modo in cui ho amato te. Ma sono solo parole. Parole che direbbe qualcun altro leggendo tutto questo. Parole a cui io non credo. La verità è che mi rimarrai sempre nel cuore. Te ne sei presa un pezzettino e non sembri volerlo lasciare andare. Non voglio che tu lo lasci andare. È tuo, e basta. Ed io dovrò andare avanti con il resto, come posso.






Although miles come between us, just between you and me...


I won't forget you, baby... even though I could


I won't forget you, baby... even though I should


Well, I should let you fade away, but that just wouldn't be me... Oh, baby...




It's better to have lost at love than never to have loved at all...

lunedì 20 luglio 2009

What's goin' on?

Sunset






Che poi boh... Secondo voi è davvero così strano o impensabile che tutto ciò che voglio dalla vita è qualcuno da poter amare, una spiaggia deserta, un bicchiere di buon vino sempre pronto, una macchina svampita che, un po' come me, non sa bene dove andare o se le importa, una sigaretta occasionale e della musica emozionante a dare un ritmo a tutto questo?




Chiedo troppo? Chiedo troppo poco? Non so, ditemi voi... Perché dev'essere così fottutamente difficile quando tutto ciò che voglio sta scritto in quelle tre righe? Sembra davvero essere troppo e troppo poco allo stesso tempo... Bah, credo che non ci capirò mai un cazzo di come gira il mondo, o meglio, di come gira per la maggior parte della gente.




Un abbraccio, People...






And so I cry sometimes when I'm lying in bed, just to get it all out, what's in my head, and I, I am feeling a little peculiar... And so I wake in the morning and I step outside, and I take a deep breath and I get real high and I scream from the top of my lungs "what's goin' on???"

venerdì 17 luglio 2009

1 Motivo...

Reflected Rose






Non amare ciò che è perfetto, ma rendi perfetto ciò che ami...






È di questo che si tratta, alla fine... Sentire quel sangue pulsare sotto le tue ferite, e volerlo mischiare con quello che pulsa sotto le mie.




E se le ferite si riapriranno e il sangue uscirà fuori, sarò lì, pronta a leccarlo via, a sentirne il sapore, senza paura, senza sorprese, perché questo è ciò che sei, ciò a cui dedico il mio bene e a cui non voglio rinunciare.

giovedì 16 luglio 2009

Spupazzatemi tutta!!!

Okay, è passato più di un mese da quando ve l'ho promesso, ma meglio tardi che mai, e allora eccomi qui a parlarvi di un fetish molto, molto particolare!




Se dormire con un peluche o accarezzare un maglione perché vi piace la sensazione vi ha fatto sentire strani almeno una volta nella vostra vita, è probabile che sia perché non avete mai sentito parlare del wool fetish, ovvero il fetish della lana.




Wool Fetish






Ora, non so quanto necessari o possibili siano ulteriori commenti, ma permettetemi di dire che questa cosa mi fa davvero tanta, tanta tenerezza. Cioè, insomma, provate a dirmi che non è "puccioso" la prima parola a venirvi in mente osservando questi individui!


Immaginateveli nel procinto di iniziare un rapporto sessuale. Tutti belli pupazzosi e morbidosi. Ricoperti di lana dalla testa ai piedi, coccolosi come nemmeno il vostro peluche d'infanzia preferito riusciva ad essere.




Personalmente mi risulta difficile accostare la parola "fetish" ad un qualcosa di così teneroso.


Ma mi risulta difficile anche solo pensare di accostare un corpo nudo (comprese, per giunta, le sue parti intime) alla lana...! Non viene anche a voi il prurito e la pelle tutta a pallini rossi al solo pensiero? Brrr...

venerdì 10 luglio 2009

Eppur si muove...

Bright Forest



Sono le 3.41 e mi sento un po'... malinconica, credo. Ma anche un po' triste, confusa, dubbiosa...




Di solito vengo qui con un argomento in testa, o meglio, grazie ad una spinta che sento dentro che mi trascina qui a scrivere, come per svuotare il contenitore dell'anima che trabocca.


Ma io il mio contenitore l'ho svuotato poco fa... possibile che mi trovi già di nuovo qui? Non lo so, ma qualcosa mi ha detto di venire qui e buttare giù due righe, e quindi eccomi qua.




Come sapete, è un periodo un po' così, questo... Un periodo pieno di grandi decisioni, di bisogno di maturità e determinazione, di sentimenti che non si sa bene dove vadano o se arriveranno mai.


In tutto questo sento l'eccitazione data dal fattore "novità, si parte da zero verso il futuro della mia vita", che però va a scontrarsi inevitabilmente con la ben più forte ansia che naturalmente ne deriva.




Sento che qualcosa arriverà, qualcosa succederà. Non so perché, ma vedo una seppur piccola e debole luce in fondo a questo tunnel. Così debole che mi è persino difficile chiamarla "speranza". Ma c'è, la sento.


E non so bene di cosa stia parlando... So soltanto che c'è un naturale flusso in tutte le cose, in tutte le vite. Credo che la vita sia un po' come l'acqua di un fiume: non importa quante rocce troverà sul suo cammino, o quanta voglia abbia di fermarsi o rallentare... Continuerà sempre a fluire, senza fermarsi mai, fino alla sua destinazione, fino alla fine. Sì, perché, che ci piaccia o no, è la fine la nostra destinazione. Non dobbiamo pensare che sia la felicità o un particolare obiettivo: quelle sono solo tappe.




E allora anche questa tristezza che ho dentro, questa infelicità, questa insoddisfazione... non sono altro che tappe. Forse anche tu sei soltanto una tappa. Forse l'affluente del mio fiume è altrove e mi sta cercando. O forse sono tutte palle e domani ti penserò esattamente come ieri, come oggi, come 5 minuti fa.




Non lo so. Non so dirvi se stanotte sia positiva o negativa, ottimista o pessimista. Forse sono un po' di entrambi, come sempre, come in tutto.




Ora è meglio che vada. Buonanotte, People mia... Vi voglio bene, anche quando non lo dico o non lo dimostro. Anche quando, talvolta, lo nego, tanto a voi quanto a me stessa.








Baby, when your wheels stop turning, and you feel let down, and it seems like troubles have come all around, I can hear your heart beating, I can hear that sound, but I can't help thinking, and I won't look now.

lunedì 6 luglio 2009

Vuoto

Ombra






Certo che è stupido... È davvero stupido... Questo mio dipendere da quali aspetti della cosa decido di vedere o ignorare...




Come se la presenza di quell'immagine, o la sua assenza, fosse effettivamente sintomo di qualcosa di diverso. Come se io non mi ripetessi, tutto il giorno, tutti i giorni, che c'è un'altra persona.




E poi, come se avessi sentito le onde, gli impulsi del mio pensiero, mi hai cercata, senza il bisogno di una scusa, un pretesto, un "perché", come invece faccio sempre io.




E queste briciole io, senza dignità, le raccoglierò e le custodirò al sicuro, "felice" nel mio sconforto più totale...




Il vento sulla faccia era piacevolmente tagliente, questo pomeriggio. Pensavo a te, a lei, a noi... noi? Sì, bè, non pecco di poca fantasia, quello è certo.


Quel vento era violento, veloce... mi chiudeva gli occhi, ma io volevo tenerli aperti, per vedere fuori, il paesaggio, l'infinito... Guardare il cielo, lo stesso cielo che è sopra di te, intorno a te.




Guardavo quei campi di grano e m'immaginavo, distrattamente, le nostre corse, le nostre rotolate... Ma quale studiare? Quale università? Quale lavoro? Perché? A cosa serve? Cosa mi significa? Non capivo, non capisco... Sarò una sognatrice... Sarò un'eterna bambina... Sarò un'illusa, o una di quelle che non ha fatto le cazzate quando avrebbe dovuto farle... Sarò una che sbatterà la testa a terra svariate volte... Sarò quello che volete... Ma sarò una che non smetterà mai di credere nell'amore, nella forza che ha su di me, nella sua importanza... Non smetterò mai di sentirlo, mai.




Tenetevi le vostre certezze, i vostri perché, le vostre risposte... Io non avrò mai una risposta, io credo che non ci sia... forse non la voglio neppure, non lo so. Vorrei solo che tu, sì, proprio tu, facessi questo viaggio con me, questa vita con me... Perché a volte mi chiedo che senso abbia tutto questo senza te, e la risposta a questo ce l'ho ed è "nessuno".




Per carità, potrei andare avanti con la mia sopravvivenza vuota, vuota di un qualcosa che solo tu puoi darmi, un vuoto che solo tu puoi colmare. Ma non voglio. Non posso. Non è giusto.




So che non è colpa tua... E credimi, faccio di tutto per non essere fredda quando quell'immagine spunta... Ma è una pugnalata al cuore. Un pugno nello stomaco. E vorrei urlare al mondo, sussurrarti quello che sento... Ma lascio che il veleno cominci a scorrere nelle mie vene fino ad arrivarmi al cuore, al cervello, all'anima.




Non so cosa farò. Non so cosa è giusto che io faccia. Non so nulla, tesoro mio. Nulla.








Take a look at me so you can see how beautiful you are...

giovedì 2 luglio 2009

Life Is Now

Borderline






Bene, rieccoci qua. Anzi, rieccoMI. Sì, perché in questo momento sono sola, solissima.




Mi trovo ad un punto cardine della mia vita, un punto in cui in realtà avrei dovuto trovarmi un anno fa, ma che ho preferito/dovuto rimandare.




Un anno fa questo era il periodo top dell'ansia da Esame di Stato; periodo subito dopo il quale è iniziato quello dell'ansia da università, che in realtà era già iniziato da tempo, ma sempre opportunamente messo da parte per far spazio alle incombenze dell'immediato, quelle scolastiche.




Seguirono settimane angosciose, in cui non riuscivo a godermi a pieno il tempo libero perché la consideravo una perdita di tempo altrimenti utilizzabile per pensare a cosa diavolo fare della mia vita.




Già, cosa diavolo fare della mia vita. Che ironia che ad un anno da allora sono ancora qui, allo stesso identico punto. Anzi no: io ho perso un anno ed i miei hanno perso non so bene quanti soldi, e forse è meglio che non lo sappia.




Ma non voglio star qui a piangermi addosso. O perlomeno non voglio farlo pensando al passato. È il futuro a fare il lavoro sporco 'sta volta.


Eccomi qua di nuovo, coi miei tremila dubbi e le mie zero risposte. Con la voglia di scappare via e la paura che, invece, mi tiene legata qui. Con in testa solo la voglia di evadere, di sognare, di vivere... di fare quello che, forse, non ho mai fatto.




La paura di sbagliare è tanta. E qualunque sia la mia scelta, sarà quella definitiva. Il punto di non ritorno. Questa scelta condizionerà la mia vita. È il punto di partenza per tutto ciò che sarà dopo. Dipende tutto da questo, dipende tutto da ORA. E non posso più rimandare. Non voglio più rimandare, anyway.


Ma ho paura. Sono persa. Non ho un filo guida nella mia testa, non ho un'idea, una luce, una via d'uscita. Vedo solo il buio e la voglia di luce.




E in mezzo a tutto questo, come se non bastasse, c'è, come sempre, anche l'amore. Sì, colui che a volte si fa finta di mettere in disparte. Colui che ti fa passare giornate intere a chiederti se sia giusto tenersi tutto dentro, se il sentimento non andrebbe invece urlato a squarciagola fino a perdere la voce. Mostrare la mia anima a te... non sai quanto vorrei. E invece mi accontento delle carezze che le fai, da lontano, mentre io resto nell'ombra e ti osservo, ti ammiro, ti scruto. Ti sfumo, ti allontano, ti cancello.




Bene.




Il momento è ufficialmente iniziato. Auguratemi buona fortuna. Auguratemi che non sia solo fortuna, ma piuttosto bravura, coraggio, determinazione... per una volta.




Alla prossima (che spero sia portatrice di più certezze!)...

venerdì 26 giugno 2009

TAO

Va bene, e dopo cancellature presunte e poesie mai cantate, questa volta mi dedicherò ad un avvenimento che non posso esimermi dal citare qui su questo blog: il concerto (annullato) di Katy Perry!




Non andrò nei dettagli, perché poi alla fine dettagli non ce ne sono, e la sensazione di benessere che sento quando sto coi miei amici non può e non ha bisogno di essere scritta.




È solo che mi sentirei in colpa se non citassi questa cosa qui, e allora... sappiate che il 23 giugno mi sono alzata alle 6.40 e due ore e mezza dopo ero su quel trenino che è partito verso la mia adorata Milano...




Sì, perché Katy Perry avrebbe dovuto suonare all'Idroscalo quella sera, e noi volevamo la prima fila, niente di meno, ovviamente. Io e Nick la prima fila l'abbiamo avuta. Eravamo da soli, davanti a quel palco; abbiamo toccato con mano le transenne e l'aria che ci separavano da quel sogno. Molta fantasia. Katy, però, a Milano c'è venuta solo per riposare in un letto d'albergo, tra una medicina e l'altra, talvolta una pizza.




Katy Perry eating a pizza






La sua mancanza si è sentita... TANTO! Ma ci sono persone speciali che abbiamo la fortuna di conoscere noi e solo noi... non tutto il mondo, non i giornalisti, non la prima persona per strada dall'altra parte del globo... solo NOI. Ed è questa, ragazzi miei, la fortuna più grande... non diamola mai per scontata, non sottovalutiamo i tesori che abbiamo nella nostra vita, perché sono ancora più preziosi, sono nascosti, sono solo nostri.




Questo era per dire che, nonostante la grande delusione data dall'annullamento del concerto, posso dire che il 23 e il 24 giugno 2009 sono stati due giorni coi controcazzi per me, in cui mi sono divertita un casino e durante i quali avrei voluto tanto premere il tastino "PAUSE", ma, come sempre, non c'era...
Ci riproverò la prossima volta che sarà, come dico sempre, "non presto, prestissimo!"...




Intanto Katy, su Twitter, ha promesso ai suoi fans italiani che si rifarà e che sta cercando di fissare un'altra data qui in Italia... Speriamo. Nel frattempo, speriamo anche che la prossima volta ci pensi due volte prima di suonare sotto la pioggia ghiacciata della Germania, specialmente se il giorno dopo ha un concerto qui in Italia!






P.S.: Spero che, dopo aver letto questo mio post, sia abbastanza evidente cosa intendessi con il titolo che gli ho dato... ;)

mercoledì 17 giugno 2009

lunedì 15 giugno 2009

Te

Te, solo te, per sempre te.




Miraggio"






Non so come sia successo, ma mi hai rapito anima, corpo e cuore come nessuno mai. E adesso sto sentendo quella razionale follia di chi ha la consapevolezza del male che si sta facendo, del dolore che si sta infliggendo con ogni secondo che passa.




Non chiedermi perché, non chiedermi cos'ho, non chiedermi di lei... Perché tutto questo non c'è, tutto questo è illusione, tutto questo sei tu...


Sei la fotografia che vorrei avere scattato, la poesia che vorrei avere scritto, la musica che vorrei avere composto.


Sei la vita che vorrei vivere, con te, insieme a te, per te, in te.






Sei il sogno irraggiungibile che io rincorrerò per sempre, fino allo stremo, fino alla morte. Ma tu sei Vita... e le nostre strade parallele.




Ti osserverò, continuerò ad osservarti, da lontano... e allungherò la mano, per cercare di raggiungerti, di toccare i tuoi capelli, le tue mani, il tuo viso. Ma tutto ciò che sentirò sarà solo il vento che si sbatte violentemente sui miei palmi, le mie dita, a rinfacciarmi quanto lui sia libero, senza catene, di tutti, per tutti.




Te, nient'altro.




Te.

giovedì 11 giugno 2009

I don't know how a heart beats... but I sure know how one breaks

Hai strappato un pezzo del mio cuore e l'hai gettato via, senza nemmeno guardarlo. Fa male, ma non lo saprai mai. Mi hai uccisa, ma non lo saprai mai. E non lo saprai mai perché non era tua intenzione. Tu non sai, non puoi sapere cosa c'è dentro di me: non te l'ho mai detto. E come posso io odiarti, dimmi, ti prego, come posso odiarti, se tutto ciò che hai fatto è stato volermi bene? Come posso dimenticarti? Come? Perché?




purple rose






Vorrei avere avuto il coraggio... Vorrei averti detto quello che era giusto che ti dicessi... Vorrei non averti mentito quella dannata sera... e invece l'ho fatto. Forse le cose sarebbero andate diversamente. O forse no. Forse sarebbero andate peggio, chi lo sa... Ma, sicuramente, non sarei qui a chiedermi come sarebbero andate.


Perché mi farei del male da sola altre mille volte, piuttosto che non sentire nulla.


E invece sarà esattamente quello che dovrò fare... non sentire più nulla... sperando che quel pezzo di cuore che mi hai così facilmente strappato diventi insensibile e smetta un giorno di fare male.




Vorrei avere le parole, quelle grandi, per poterti circondare di quello che di me bellezza in fondo poi non è.




E invece non ce le ho quelle parole. Forse non ho nemmeno quelle piccole in questo momento. Non ho nulla, in questo momento. Solo un grande vuoto. Il vuoto del silenzio... della consapevolezza di un attimo che aspetti, ma speri non arrivi mai, e lo continui a scacciare lontano dai tuoi pensieri, via, lontano... ma poi arriva... inesorabile, arriva. E non rimane altro che il vuoto, di quelli che, presto, si colmeranno di un'enorme tristezza. Quella tristezza di cui vorrei parlarti, ma non posso. Non posso. E anche se potessi, a cosa servirebbe ormai?




Ma tanto io non sono degna di te... Tu sei un essere troppo speciale, meriti di meglio... meriti IL meglio... Spero solo che tu l'abbia realmente trovato.




Ti amo, ma non lo saprai mai.

venerdì 5 giugno 2009

Dialogate Con Me

Greenpeace






Sono appena tornata da un colloquio di lavoro con Greenpeace per l'unica posizione salariata (e quindi non di volontariato) che offrono: il dialogatore.


In pratica si tratta di fermare la gente per strada e cercare di ottenere più donazioni possibile (è l'unica loro fonte di sostentamento: non accettano soldi da istituzioni, imprese, governi... nessuno, solo da singoli individui).


Un lavoro difficile, che ha bisogno di entusiasmo, fiducia in sé stessi ed una forte spinta ideale. Un lavoro - che non fa per me.




Eh sì, perché la spinta ideale c'è, ed è tanta, ma purtroppo da sola non basta. Per quanto mi sforzi, è inutile nascondermi che ho difficoltà ad approciarmi con perfetti estranei... specialmente per strada e quando si tratta di ottenere donazioni.




Dubito di ricevere quella chiamata stasera. Ma sono contenta di averci provato, comunque... di essermi messa in gioco, almeno. Devo ammettere che è una sensazione alquanto nuova per me.




Vabbè, non vi annoierò ulteriormente... Volevo solo rendervi partecipi di questa mia piccola grande novità, sempre se qualcuno legge ancora questo blog, anyway.




Mi raccomando, sostenete Greenpeace, che sono dei gran bravi ragazzi. Potete fare attivismo anche online, si chiama cyberattivismo. Si tratta di iscriversi alla loro newsletter e ricevere materiale da loro come petizioni da firmare, banners da esporre, etc.... Io lo faccio da parecchio tempo e, almeno quello, mi riesce abbastanza bene.




Un abbraccio a tutti, che in 'sto periodo mi sento davvero pucciosa da diabete. Ho bisogno d'affetto... di riceverlo, ma anche di darlo. Se state leggendo queste righe è molto probabile che siate quella che io chiamo "la mia People", e allora a voi va il mio pensiero, un abbraccio stritoloso gigante ed un bacio, con o senza lingua (dipende da CHI siete nello specifico).




Ciauz