domenica 29 novembre 2009

!!! (???)

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Confusione! Pensieri! Pioggia! Grandine! Uscite! Locali inefficienti! Locali cari! Familiari che ci escono di testa! Acceleratori troppo sensibili! Frizioni! Sigarette! Musica! Un nome! Affetto che non è mai abbastanza! Parole! Soldi! Vestiti! Libri! Natale! Pizza ai 4 formaggi! Questa città è un mortorio! Me ne voglio andare! Gel! Profumo! Cellulare! Dolci! Lavoro! Che palle, domani è lunedì! Tempo, tempo e ancora tempooo che non basta mai!




Okay, giusto un frammento di ciò che si intravede dallo spiraglio nel muro dei miei pensieri.






They're trying to come back, all my senses push,


untie the weight bags, I never thought I could...


Steady feet, don't fail me now,


gonna run till you can't walk,


something pulls my focus out


and I'm standing down...

martedì 24 novembre 2009

Could you tell if a ghost was rubbing your face?

Ignore This Sign






Non hai capito e non capirai mai. Ma forse è meglio così. Pensa ciò che vuoi, credi a ciò che vuoi, ignora e inventa ciò che vuoi, come su una lavagna appesa al nulla. Davvero, a questo punto, non importa più. Solo, non pensare che sia facile. Non farlo mai. Mai.






If you don't know me by now, you will never ever ever know me...

mercoledì 18 novembre 2009

Breaking Egg Shells

Breaking Eggshells






Bene... rieccomi qua. Non c'è molto da dire, o forse ci sarebbe troppo; non lo so. Fatto sta che ci sto provando, per l'ennesima volta, 'sta volta, però, con un filo appena percettibile in più di convinzione.




Quante cose non dette, quante cose non fatte, quante cose da rifare in un altro modo. Rimpianti, rimorsi... forse non quelli giusti, quelli che dovrei sentire più di ogni altra cosa. Eppure sono lì, e bussano insistenti, senza pietà o la minima intenzione di arrendersi. Ma io sto cambiando le serrature, ed ho anche insonorizzato il legno inumidito ed un po' marcio della porta. Forse un poco aiuterà ad anestetizzare il tutto.




Forse ciò che potrebbe aiutare ancora di più sarebbe la presenza di altri rumori, altro casino, altre parole, altra musica... per coprire quegli altri irriducibili.




E sì che qua sembra tutto in perenne, frenetico movimento... Capita anche a voi di percepire in modo quasi abnorme lo scorrere del tempo? Di essere quasi sul punto di sentire il ticchettio di ogni singolo orologio, biologico e non, del creato?




Il movimento, che bella cosa... Tutto si muove, anche ciò che sembra fermo: le nuvole, le molecole, uno sguardo, la terra, la vita... persino io! E poi... il movimento è musica, e la musica è movimento. Vita.




Mah, su questa nota pseudo-positiva e sulle magiche parole di questa stupenda, nuova song dei Bon Jovi, mi ritiro e me ne vado a cena che c'ho una fame che non avete idea... See ya soon, peeps!






Can I be happy now?


Can I break free somehow?


I just want to live again,


love again,


pick my pride up off of the ground...


I'm ready to pick a fight,


crawl out of the dark to shine a light;


I ain't throwing stones,


got sins of my own;


ain't everybody just trying to find a way home?

mercoledì 11 novembre 2009

Waiting for something more...

Time Flies






Non che la mia mente perda mai tempo su questo errore di un attimo protratto per mesi, ma oggi ho guardato la data e ho pensato "oh, un anno". Già, è passato un anno, e, insieme a lui, è passata anche tanta, tantissima acqua sotto i ponti da allora.




Boh, che dire... Sembra ieri, sembra un millennio fa, sembra realtà, sembra illusione. Sembra. In realtà non è nulla, se non un amaro segno nella memoria, uno un po' più piccolo sul cuore. Mi guardo indietro con tanta, tanta indifferenza. Quanto basta di rabbia, un po' di orgoglio dimenticato... e la consapevolezza che ciò che è stato dopo, ciò che è adesso... non sarebbe mai stato... forse nemmeno io sarei mai stata quello che sono ora... Che poi, cosa sono ora? CHI sono ora? Ma quella è altra storia... Tanto la risposta dubito arriverà in tempi brevi, se mai arriverà.




Il fatto è che quell'errore, quell'ingenua illusione, quella sofferenza così profonda da non riuscire ancora oggi a spiegarmi come facesse a non avere radici... tutto questo è servito a qualcosa.




Altro dolore, altro amore, altri innumerevoli giri di orologio ne sono susseguiti. Stesso destino di un'altra storia, ma della stessa persona. Quella stessa persona che un giorno di giugno iniziò a scrivere in questo blog, chiedendosi proprio in quel di novembre dove si sarebbe ritrovata. Ecco dove mi sono ritrovata. Esattamente dov'ero prima: esattamente davanti a questo schermo, seduta a questa scrivania, muovendo le dita su questa tastiera.




È cambiato poco, non è cambiato nulla, sono cambiate molte cose. Dipende un po' da che prospettiva si decide di guardare la situazione. E anche dal giorno, o meglio, dal secondo in cui lo si fa.


Non lo so, mi è difficile fare una sorta di bilancio, di grafico delle entrate e delle uscite, o magari indicare, con una semplice freccia rossa rivolta verso il basso o una verde rivolta verso l'alto, come si fa in Borsa, se ora "va meglio" o "va peggio".


Diciamo soltanto che VA, ed è già qualcosa. Io e il futuro non andiamo molto d'accordo. La massima proiezione che posso avere di me stessa nel futuro è più o meno di 6-7 giorni. Oltre c'è il vuoto. Quindi sapere che sono ancora qui, in un modo o nell'altro, non è di poco conto.




Che dire, faccio un passo avanti e ne faccio tre indietro. A volte la mia testa spunta fuori da questa fossa, ma il corpo rimane immobile, ed io rimango mera spettatrice di qualcosa che non so, qualcosa che non è mio e che non so nemmeno se voglio che lo sia.




Il prossimo anno chissà dove sarò...






The broken clock is a comfort, it helps me sleep tonight,


maybe it can stop tomorrow from stealing all my time...


And I am here still waiting, though I still have my doubts;


I am damaged at best, like you've already figured out...

venerdì 6 novembre 2009

1 Favore...

Love Me, Hate Me






There's no way out, my dear... So, if you love me, hate me...