venerdì 12 novembre 2010

Destination Anywhere


Jon Bon Jovi



Ho da poche ore finito di leggere il primo capitolo di "Trent'Anni E Una Chiacchierata Con Papà", il libro di Tiziano Ferro da poche settimane sugli scaffali.

Il libro (se l'avete letto o ne avete sentito parlare, lo saprete) è sostanzialmente la trascrizione di 15 anni del diario personale di Tiziano, il tutto condito da una sua interpretazione e rielaborazione fatta oggi, a trent'anni, con una nuova consapevolezza, una nuova vita, una nuova libertà ed una nuova maturità, ed anche dai commenti e dagli aneddoti raccontati dalle conoscenze più significative di Tiziano, conoscenze senza le quali, come lui stesso scrive, non sarebbe successo o cambiato nulla nella sua tormentata vita.



A parte il fatto che, già dalla lettura di queste prime pagine, ne sono profondamente colpita (e quindi, proprio per questo, credo sia meglio rimandare un'eventuale recensione o commento o chiamatelo-come-vi-pare a quando avrò finito di leggerlo), ma la ragione per cui ho esordito parlando di questo libro è perché, appunto, esso è sostanzialmente un diario, un insieme di pensieri, riflessioni, sensazioni raccolte nel tempo e fissate nel tempo, per diventare eterne. È questo che mi affascina del concetto di diario, ed è per questo che ho sempre voluto avere un blog e che, ormai da più di un anno, ne ho uno.


Per dirla nel mio solito linguaggio, insomma, cominciando a leggere il libro di Tiziano Ferro mi è venuta la scimmia di scrivere a mia volta qui sul blog... E poi bisogna anche dire che mi e vi avevo promesso di scrivere più frequentemente qui, un po' come ai vecchi tempi, anche se i lettori di questo blog al momento credo siano pari a zero, ma questo non importa, anzi, forse è meglio così, mi sento meno "osservata", chi lo sa.



Ad ogni modo, le giornate da queste parti proseguono veloci. L'altro ieri sera mi è iniziata l'influenza, e quindi non sto esattamente al top. Nonostante ciò, ieri ho trovato le forze (non è stato difficile, ve l'assicuro) di andare a vedere il "film" (concerto) "Bon Jovi - The Circle Tour" al cinema. Una roba abbastanza innovativa e all'avanguardia qui in Italia, o forse lo è soltanto per quanto riguarda i Bon Jovi, questo non lo so. So solo che negli States sono un po' di anni che hanno l'usanza di trasmettere lo stesso film/concerto all over the country, mentre qui da noi è stato qualcosa di assolutamente inedito, per cui sono felicemente sorpresa. Tra l'altro, ho anche deciso di portare anche i miei, così che muovessero un po' il culo da casa e si beccassero anche un concerto con le contropalle, ché se non hai mai visto i Bon Jovi live, ALMENO su un cazzo di schermo, non hai visto nulla nella vita (anche se è pur vero che, tecnicamente, il mio primo concerto dei Bon Jovi l'ho visto proprio insieme a loro, che mi hanno accompagnata a Imola nel 2003 in occasione dell'Heineken Jammin' Festival, solo che eravamo lontani, lontanissimi, o, come dicono gli americani, "in the nosebleeds", anche se quel termine sarebbe riferito solo alle tribune, mentre noi eravamo nel prato, ma chissenefrega, il concetto è quello).



Bon Jovi

Anyway... Come vi dicevo, sono piuttosto influenzata, e oggi non avevo assolutissimamente voglia di uscire, così ho posticipato a settimana prossima tutti i miei impegni. Domani in un locale poco lontano da Genova si esibirà una tribute band dei Bon Jovi che ho già visto qualche anno fa e che ricordo essermi piaciuta molto, quindi ho intenzione di andare. Speriamo che l'influenza non rompa troppo le palle.



Che altro... Bè, ovviamente già saprete che è uscito il nuovo greatest hits dei Bon Jovi, il quale contiene 4 inediti molto fighi (a dire il vero 5, ma solo se lo comprate da BonJovi.com). E, ancora più ovviamente, saprete anche che è stata recentemente annunciata una loro data in Italia, il 17 Luglio 2011, dopo 8 anni di assenza, 11 se consideriamo solo i tour ufficiali. Insomma, un evento più unico che raro. Suppongo sappiate, infinitamente più ovviamente, che io ci sarò, ed ho tutta l'intenzione di sudarmi la prima fila.



Sì, lo so. Post diverso, molto diverso dal solito. Ma dovete sapere che sono in fase nostalgica in questo periodo. E quindi diciamo che sto lasciando che rivenga un po' tutto a galla, compresi i Bon Jovi. Non che i Bon Jovi siano mai stati sommersi, sono SEMPRE stati a galla... però magari ne parlavo meno... Ecco, ora mi va di parlarne di più. Quasi quasi mi andrebbe di parlare SOLO di loro, come facevo fino a qualche anno fa. Loro mi fanno stare bene. Loro mi hanno cresciuta. Loro mi sono stati vicino nei momenti più difficili, e mi hanno aiutata a farli diventare più sopportabili, talvolta persino belli.

Devo molto ai Bon Jovi. E quindi, vaffanculo, per una volta il mio blog è dedicato a loro, e lo sarà anche in futuro. Tanto nessuno passa più di qui comunque, e, in ogni caso, fidatevi che i Bon Jovi sono un gran bell'argomento, specialmente se dall'altra parte del confronto abbiamo sproloqui e monologhi incomprensibili e/o deprimenti.





Bon Jovi


Grazie.







Some dreams live,

some will die,

but the you and me

is still alive...



Now, am I blessed?

Or am I cursed?

'Cause the way we are

ain't the way we were...



Back... when we were beautiful...



I wonder where it went,

let's go back and find it...


sabato 6 novembre 2010

Lightness


Rainbow Bubbles In Lightness




Okay, è ufficiale, questo blog è deserto. Anzi, non "deserto", ché il deserto è puro, sabbia e soltanto sabbia, perfetto nella sua solitudine. Direi più "abbandonato", come una strada un tempo trafficata a tutte le ore e che adesso invece vede lunghi arbusti spuntare dalle proprie ferite interne.



Da una parte mi rattrista, perché mi chiedo come sia accaduto. Chi mi seguiva lo faceva solo per abitudine? Oppure mi voleva bene e adesso non me ne vuole più? Oppure è semplicemente che ormai scrivo una volta al mese e quindi giustamente questo rifugio è finito un po' nel dimenticatoio?

Dall'altra mi conforta, perché è un perfetto esempio di un ciclo che finisce. Come una lucertula che perde la coda e se ne fa crescere una nuova che sembra uguale a prima, eppure è diversa, eppure è un'altra coda, una coda nuova, rinata.



Come sempre, questo blog è il riflesso di me stessa, in tutto e per tutto, nei suoi discorsi lunghi, nei suoi silenzi, nei suoi sproloqui, nella sua cripticità, nelle sue mille persone che gli gravitano intorno, nella loro totale assenza dalle scene.



È un po' così che voglio vivere e interpretare questa fase un po' inattiva, un po' abbandonata, un po' "così" del blog. Come un nuovo inizio, qualcosa uguale a prima, ma diverso, come me, in continua evoluzione.



Persino la sua piattaforma, Splinder, è cambiata. Ora mi obbliga ad usare la nuova interfaccia, che, anche se bisogna fare lo sforzo di abituarcisi ed adattarcisi, è più semplice e bella della precedente.



In questi giorni è uscito anche il nuovo greatest hits dei Bon Jovi, con quattro nuovi inediti che "ci piacciono" parecchio. Ho come la sensazione che, come al solito, anche questa volta i Bon Jovi abbiano colpito nel segno, abbiano azzeccato il mio punto debole ed abbiano cercato di creare il loro personalissimo ed unicissimo cerotto musicale. Grazie. E poi ci sarebbe anche P!nk, ma P!nk credo che ai cerotti preferisca il suo di nuovo personalissimo ed unicissimo limone personale. Non so se mi sono spiegata.



Credo che ricomincerò a scrivere più assiduamente. Lo spero, almeno. Mi piace questo blog. È speciale, unico. È parte di me, di quello che sono, sono stata e che sarò.



Let's raise our glasses to the future!




Push your luck, say your prayers,

make believe you don't care,

take a chance, sometimes it's all you need!