E poi, ci sono anche quelle volte in cui le parole finiscono, e non rimane più nulla.
martedì 13 luglio 2010
More Than Words
Certe cose sono talmente grandi da essere opprimenti, indescrivibili, intoccabili nella loro più grande, sincera e palesata delicatezza.
Non si sa mai bene come gestirle, e allora si finisce per prenderle per come sono, in un misto tra rassegnazione e coraggio.
E cerchi di trovare le parole per poter dar loro un senso, per poterle spiegare, per poterle condividere. Le parole difficilmente arrivano, e quando lo fanno ti sembra sempre che siano fuori posto o addirittura totalmente sbagliate. A volte, arrivano nei momenti in cui forse sarebbe meglio non arrivassero; altre, invece, preghi che arrivino, ma non lo fanno mai. Altre ancora, arrivano troppo tardi.
Ci sono poi quelle parole che sono tue, ma le trovi in bocca di qualcun altro, o nelle orecchie di qualcun altro. E allora ti chiedi se siano tue davvero. Se siano di qualcun altro davvero. O se in realtà non siano proprio di nessuno, se non solo del cielo, come sabbia dispersa nel vento, partita da chissà dove e finita chissà dove.
Un ideale elevato, una nobilitazione dell'anima e del cuore, una risposta a tutti i perché, a tutti i come, a tutti i cosa, dove e quando dell'universo.
Impalpabile, irraggiungibile, indicibile.
And it seems like a loss somehow,
my heart got lost on the way to my head
and my brain cells are dead
and the craziness shows...
mercoledì 7 luglio 2010
Better timing, anyone?
Ci sono colpi di sfiga che proprio non è UMANAMENTE POSSIBILE accadano.
Per tutto il resto, c'è Trenitalia.
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