giovedì 24 dicembre 2009

Life inside a snow globe

Inverno






Questi giorni di festa sono strani. Che poi, "festa"... Forse sarebbe più opportuno dire "vacanza". Ad ogni modo, questo è un periodo in cui tutto sembra allo stesso tempo incredibilmente pieno e terribilmente vuoto. Forse è semplicemente un periodo pieno di vuoto. Sì, dev'essere così. Un po' come in una bellissima palla di vetro, che basta scecherarla un po' e quel piccolo mondo inanimato che c'è dentro sembra prendere vita, con quei bianchissimi fiocchi di neve che cadono vorticosi al suo interno. Che poi potrei dire lo stesso dell'estate. Ma all'occasione anche dell'autunno e della primavera. Solo che non ci sono le palle di vetro estive, primaverili o autunnali. Vabbè, boh. Se non altro ho un po' di tempo per riposare, evitarmi il freddo e non ripetere le stesse cose fino alla nausea.




Ho anche intenzione di leggere qualche libro, in questi giorni. Ne ho comprati due proprio recentemente e mi sono arrivati a casa oggi, giusto in tempo per non perdersi nei meandri temporali dei disservizi natalizi. E poi c'è anche la biografia dei Bon Jovi, che ha aspettato pazientemente un mesetto e che ora scalpita dalla voglia di essere letta.




Spero anche di riuscire a vedere qualche film; ne ho scaricati diversi ultimamente, tutti sulla stessa tematica, quindi può darsi che dopo un paio ne abbia già le palle piene. O forse mi appassioneranno a tal punto da farmi diventare un'esperta della categoria.




Ma ciò che desidero più di ogni altra cosa fare in questi giorni di stop è riordinare la mente. Avvenimenti recenti e vecchie, vecchissime questioni in sospeso stanno lì e mi guardano con i loro grandi occhioni un po' compassionevoli e un po' minacciosi, non si sa bene. La loro ambiguità mi fa un po' paura.




Quindi, sì, queste vacanze sono molto importanti per me; voglio a tutti i costi sfruttarle al meglio.


E poi, anzi, nel mentre, inizierà il nuovo anno. Il 2010. Suona promettente, rivoluzionario. Ogni sua cifra urla "cambiamento". Bè, spero che qualcuno le stia a sentire.




Nel frattempo, chiudo questo post augurando a tutti i miei abituali visitatori, dichiarati e nascosti, amici e fans anonimi, ed anche a tutti i naufraghi capitati di qui per caso e scappati via quanto prima (non li biasimo), buone laiche feste ed un meraviglioso anno nuovo!






There's hope, I know,


out on that lonely road,


'cause home is where you are and where I am...


Breathe in, breathe out,


there's only now,


and all I've got I'm holding in my hands...


We're breaking out of Brokenpromiseland...

sabato 19 dicembre 2009

Silent Tears

The Lost






Oggi ha nevicato tutto il giorno. Una neve preannunciata, che ieri ha dato il suo primo piccolo assaggio.




Mi affascina, la neve. È rara da queste parti, e quando decide di passare di qui le persone per strada sembrano non sapersi giostrare tra le loro sensazioni: piacevole meraviglia ed incazzatura dovuta ai disagi. Io, dal canto mio, non ho grossi problemi a schierarmi. Trovo la neve molto suggestiva, e credo che alla fine sia la pioggia a creare i maggiori problemi. Oggi mi hanno anche mandata a casa da lavoro e domani mattina non andrò nemmeno. Cosa potrei chiedere di più dal tempo invernale?


Sì, è vero, si crepa dal freddo. Ma ciò si verificherebbe a prescindere dalla neve. Oggi, infatti, se non fosse stato per l'aria gelata, sarei rimasta volentieri fuori casa ad ammirarla, a sentirmela posare addosso.




Della neve mi piace anche il fatto che scombussola totalmente l'ordine delle cose. È bianca, morbida, cade lenta e senza far rumore... La sua fragile innocenza manda in tilt tutto il paese.


Tutto sembra andare in secondo piano: le attività chiudono, le persone ritardano, i servizi pubblici si interrompono; e in tutto questo nessuno fa domande, c'è come uno strano spirito di "fratellanza" nell'aria che avvicina un po' di più tutti in questi momenti.




Da domani sarò ufficialmente in vacanza, e quindi potrò godermi lo spettacolo attraverso il vetro, come in un sublime osservare il mondo avendo la sensazione di sentirsi più "al sicuro", anche quando sappiamo che al sicuro non lo siamo proprio per niente.






If that's the only place where you can leave your doubts,


I'll hold you up and be your way out...


And if we burn away, I'll pray the skies above


for snow to fall on the Sahara...

mercoledì 16 dicembre 2009

Running from where I'm running to...

Darkness






Notte amara, questa notte... Il buio sembra essere più denso del solito, il freddo più rigido, ed il silenzio, nonostante la musica che rimbomba, è assordante. È il silenzio di questa notte, il silenzio del presente. Ma, in lui, riecheggiano voci dal passato e dal futuro, come per assicurarsi di farmi sapere che quello che sento non è pace, ma assenza.




Stasera è così... Non sono nemmeno sicura di aver voglia di scrivere. Forse dovrei solo rispettare la decisione di questa notte e starmene in silenzio pure io. O forse dovrei urlare fino a scacciarla via, questa notte. Ma è probabile che finisca molto prima la mia voce, che la notte.




Certe cose non si possono controllare... Posso urlare fino alla fine dei miei giorni, ma la notte non finirà mai. Anzi, beffarda, finirà quando vorrà lei, per poi ricominciare quando meno me l'aspetto. È la vita.




Buonanotte, blog. Anche se sembra tutt'altro che buona.






The quiet scares me 'cause it screams the truth.

lunedì 14 dicembre 2009

Guerra & Pace

Key






L'atmosfera è palpabile. Tutto a un tratto il mio corpo si è svegliato, per la prima volta, e ora sento la presenza di alcuni suoi componenti di cui neanche conoscevo l'esistenza. Come se un omino invisibile avesse deciso all'improvviso di attaccare tutti quei cavi che fino a prima dondolavano abbandonati alla sola forza di gravità. Quei cavi che uniscono tutto quanto insieme: cuore, mente, anima e corpo.
Ora è tutto più normale, più logico, più percepito.




È strano scrivere, adesso. Questo libro aperto ha trovato la forza e il coraggio di riscriversi in una lingua che non fosse solamente sua. Sì, perché è proprio così che sono io. Un libro che mostra sempre le sue pagine, ma che spesso ha paura di farlo, e che, siccome non è in grado di chiudersi, si limita a rendersi incomprensibile, quantomeno ambiguo.




Bello schifo, lo so. Però questa volta ce l'ho fatta. Ho combattuto a lungo questa battaglia con me stessa e alla fine ho vinto. Spero di vincere anche tutte le altre, spero di vincere la guerra. Vivere dentro di me non è facile, è proprio un casino! Un eterno conflitto tra me e la proiezione che ho di me. Questo credo sia chiaro a tutti.




Ma ci sono cose, attimi e persone che sono in grado di cambiarti la vita. A volte la cosa è plateale, spesso è molto più subdola, e neanche te ne rendi conto. Poi, all'improvviso, provi a guardarti indietro e ti accorgi che, grazie a loro, nonostante le apparenze, non sei stato immobile, hai camminato e camminato. Ed è quello il momento in cui scatta quella consapevolezza, quella spinta di cui sentivi enormemente il bisogno.




Io non so se sia già arrivata a quel punto, ma mi piace credere di esserci vicina. Prima o poi arriva il momento in cui nella tua debolezza, proprio in quella più grande, trovi la forza. Credo sia necessario un obiettivo, o meglio, un motivo. E credo anche di averlo trovato.




A volte ti immagini il peggio, raramente il meglio, ma i momenti peggiori sono quando non ti immagini nulla e riesci a vedere solo un enorme punto interrogativo.




E poi ci sono le volte in cui qualcuno ti dice "SCIALLA!", e allora, semplicemente, non ci pensi.






Worry does not empty tomorrow of its sorrows, it empties today of its strength.

mercoledì 9 dicembre 2009

Hide & Seek

Mimetismo Criptico






C'è qualcosa che proprio non riesco ad afferrare. A capire. A gestire. Tutto questo ha un sapore strano. Mi mancano dei pezzi, e questo puzzle non desidera altro che essere completato, e magari anche incorniciato e appeso. Ma tempo e distanza si sono amalgamati diventando una cosa sola.




La paura sgomita e si fa spazio. Qualcosa rimane indietro, affannato. Criptico. È tutto così dannatamente criptico. Messaggi. Segnali. Parole. Immagini. Colori.




Mente aperta, cuore infranto, corpo ferito, urla e sussurri che riecheggiano negli spazi vuoti e nelle cavità dell'anima... tatto irrequieto, assetato.




Il vento urla la sua forza silenziosa. Il freddo picchia con le sue carezze. E il cielo piange la sua liberazione.


La natura parla di noi, e mi piace ascoltarla, perché dice sempre quel che pensa, senza filtri, senza paure, senza aver mai bisogno di chiudersi nella rugginosa gabbia delle parole.






Waste away...


I'm crawling blind,


followed by what I left inside...


For you, just you,


I'm caught in place,


but I ignore what I can't erase...

lunedì 7 dicembre 2009

Sara

Ti voglio bene.

sabato 5 dicembre 2009

Say it's not for real, I must be dreaming...

Torn






Sarà che sono due facce della stessa medaglia, sarà che nascono entrambi dallo stesso battito, sarà che, alla fine, io non sono poi così padrona di me stessa come penso di essere... ma proprio non me lo so spiegare.




Forse stai solo cercando di strapparmelo fuori dai denti; se non ti conoscessi almeno un po', giurerei che me lo stai facendo apposta.




O forse è tutto solo un gioco di poco valore nei tuoi occhi, un match in cui le squadre non sono state mai annunciate o viste scendere in campo.




Qualsiasi cosa faccia è sbagliata, fraintesa o sottovalutata, ed io non so più chi sono e tanto meno perché.






Non è un tesoro negli abissi, è invece tutto il mare...

mercoledì 2 dicembre 2009

Moonlight & Valentina

Luna






La Luna stanotte mi guarda beffarda. Splende, bellissima, come solo lei sa fare. Piena, completa, unica, come solo lei sa essere. È così stupenda stanotte, che tutte le nuvole e persino le stelle hanno deciso di sparire, per lasciarle fare il suo spettacolo. Uno spettacolo che non ha bisogno di coreografie, sceneggiature, attori, luci o effetti speciali. Uno spettacolo in cui tutti questi elementi sono già presenti nella sua essenza di Luna, di luce guida, romantica, onnipresente, rassicurante e a tratti irritante per tutti i cuori irrequieti, e di riflettore egocentrico ed affascinante per tutti gli altri...




Io, immagino abbiate già capito da che parte sto e qual è la faccia che la Luna ha deciso di mostrarmi stanotte e nascondermi le altre.




La mia macchina digitale poco più evoluta di un'usa-e-getta non ha reso giustizia nel modo più assoluto alla mia Luna di stanotte. Anzi, direi che l'ha sfregiata, cancellandone i lividi, quei segni che, qualsiasi sia la faccia che ognuno di noi riesce a vedere, sono sempre lì a ricordarci che la Luna è poesia, la Luna è dolore, la Luna è amore.




È tardi, molto tardi, e dovrei già essere a letto da un pezzo. Ma, mentre scrivevo questo post, alcuni amici si sono fatti sentire ed io ho cercato di fare del mio meglio per essere l'amica che sono.




Nel frattempo la Luna si è spostata, non è più proprio sopra la mia finestra, ad illuminare il davanzale di un bagliore così forte e così tenue al tempo stesso. Ora il buio ha preso il sopravvento, ma so che qualche altro davanzale e, chissà, forse anche qualche altra anima sveglia alla finestra stanno godendo del suo dono tanto prezioso quanto raro.




Io, comunque, so che è sempre lì. Si muove, si nasconde, cambia forma e colore, ma è sempre lì: rassicurante certezza per noi, cuori irrequieti che di notte ci accendiamo e cerchiamo l'infinito...






Well, you're up so high,


how can you save me


when the dark comes here


tonight to take me up


to my front walk


and into bed where it kisses my face


and eats my head...